La Osamushi Collection, collana editoriale dedicata a Osamu Tezuka, nata nel 2018 dalla partnership tra J-POP Manga e Hazard Edizioni, si arricchisce del ritorno in fumetteria (e in libreria) de La principessa Zaffiro: il primo volume dell’opera che ha ispirato la popolare serie anime sarà disponibile a partire dal 19 febbraio al prezzo di 12,00 €.
Con Ribon no Kishi, Osamu Tezuka crea una pietra miliare del manga che ha ispirato generazioni di autori e aperto la strada a riflessioni e variazioni su un tema molto sentito, quello della dualità di genere. Zaffiro, principessa nata con due cuori (di ragazzo e di ragazza) in un corpo femminile, vive una doppia vita: eroico principe erede del regno (che tiene così lontano dalle grinfie del malvagio zio) e principessa innamorata di un nobile del regno vicino. Tra complotti demoniaci, streghe e angioletti dispettosi, il primo esperimento di Tezuka con il genere shōjo è ancora oggi una lettura emozionante e irrinunciabile.
“È significativo, ma anche un po’ inquietante, che un individuo, prima ancora di sapere quali saranno le sue caratteristiche fisiche, venga
definito socialmente e culturalmente sulla base del sesso che il caso o il destino o se preferite la biologia ha scelto per lui”, spiega Maria Sara Mignolli, che ha curato la postfazione del primo volume de La principessa Zaffiro.
Osamu Tezuka lavora a una prima versione del manga dal 1953 al 1956. È il primo shōjo manga (ovvero produzione a fumetti rivolta a un pubblico femminile) di Osamu Tezuka e il primo shōjo in assoluto a essere trasposto in un anime prodotto a colori dalla stessa Casa di produzione di Tezuka, la Mushi Production e trasmesso dalla televisione giapponese dal 1967 al 1968.
“Chi è Zaffiro?”, si legge nella postfazione, “Un principe o una principessa? Quanti ricordano l’anime, trasmesso in Italia nel 1980, sanno che fin dalla sigla iniziale non ci siano dubbi sull’identità del protagonista. Non è la prima volta che una fanciulla veste abiti maschili e si comporta da uomo: senza voler scomodare un’altra famosa eroina del fumetto giapponese arrivata anni dopo, ci basti solo pensare a Giovanna d’Arco, che nel lontano 1430, durante la Guerra dei cent’anni tra Francia e Inghilterra, indossò un’armatura e si mise alla guida di un esercito. C’è però una differenza sostanziale tra questi personaggi e Zaffiro: nessuno mette in dubbio la loro identità di genere, mentre per la protagonista di Ribon no kishi tale identità non è così ovvia”.
L’operà è bimestrale, il secondo volume de La principessa Zaffiro sarà distribuito dal publisher milanese nel mese di aprile, il terzo a giugno, mentre all’inizio della prossima estate sarà pubblicato il sequel inedito in Italia.
La principessa Zaffiro #1
Autore: Osamu Tezuka
Pagine: 240 in bianco e nero
Formato: 15 x 21 cm, brossura con sovraccoperta stampata
Collana: Osamushi collection
Volumi: 3 (serie completa)
Disponibile dal: 19 febbraio 2020
Nel Regno di Silverland nasce il tanto atteso figlio del Re e della Regina, ma si tratta di una bambina e per la legge vigente solo gli eredi di sesso maschile possono salire sul trono. In questo modo il governo del regno non potrà che passare al figlio del malvagio Granduca Duralmin, l’inetto Plastic. Per scongiurare una simile evenienza i due sovrani decidono a malincuore di ingannare i sudditi e di far passare il nuovo nato per un maschietto. Zaffiro, però, non è una bambina come tutte le altre: per un errore dellìangelo Tink, infatti, la piccola ha due cuori, uno maschile, che le dona forza e coraggio e uno femminile che le conferisce dolcezza e gentilezza. Iniziano così le avventure di una principessa che deve fingersi principe per difendere il suo regno e la sua stessa vita da complotti, inganni e stregonerie: un percorso a fumetti in cui la giovane troverà sé stessa e l’amore.