Nelle prime ore di questa mattina, la serie live action basata sull’iconico manga di Eiichirō Oda, One Piece, ha finalmente debuttato su Netflix. Se da un lato si trattava di un’uscita molto attesa dai fan, dall’altro è stata accolta da recensioni contrastanti, dovute alla partecipazione contraria dei fan sui siti di recensioni specializzati.
Ma prima di andare avanti, è necessario comprendere il concetto di review-bombing, che è una pratica in cui un gruppo di migliaia di utenti si coordina per andare sui siti di recensioni e affossare il rating di una serie, di un film o anche di un videogioco mettendo voti a zero e a uno. Questa è una tecnica dei fan più tossici e dei nemici giurati di un certo franchise, o anche solo del fandom stesso.
Ed è proprio quello che sta accadendo con la serie live action di One Piece, che al momento in cui scriviamo ha già una valutazione IMDb di 8,8 punti, ma che sale e scende di ora in ora. Questi cambiamenti costanti derivano da un’azione di review-bombing, poiché se osserviamo la suddivisione delle valutazioni, possiamo notare che il grafico è inclinato verso due numeri: 10 e 1.
Sia le valutazioni massime che quelle minime indiscriminate sono sbagliate. Sebbene questi siti vogliano incoraggiare gli utenti a valutare serie e film in modo oggettivo, alla fine si verificano casi come questo in cui “danno 10 solo perché gli piace One Piece” o, al contrario, “danno 1 solo perché non gli piace One Piece”. Alla fine, nessuno dei due lati della medaglia ha una giustificazione sufficiente per il voto che dà.
E per quanto riguarda il review-bombing, IMDb ha dei controlli controversi. L’effetto è stato recentemente applicato al film live action “La sirenetta”, che è stato criticato dalla critica per aver affidato il ruolo principale a una ragazza di colore. Il sistema di valutazione mostra una valutazione media di 4,9 punti, ma questo non è ciò che viene mostrato su IMDb. Il sito mostra una valutazione media di 7,2 punti e sostiene che questa è “la valutazione effettiva, senza contare i bot”.
Tuttavia, perché IMDb prenda una valutazione di questo calibro deve esserci un “vero e proprio bombardamento di recensioni”, così grande da non poter essere ignorato. In quest’ottica, dovremo verificare se gli anti-fan di One Piece “sono davvero così tanti come si pensa” da far crollare il rating del live action.
E a proposito del live action, è già disponibile sul catalogo di Netflix anche con il promesso doppiaggio giapponese. La serie ha una durata di 8 episodi da un’ora e ha l’approvazione dell’autore Eiichirō Oda, che è stato coinvolto anche come supervisore del progetto. Va notato che, secondo precedenti dichiarazioni, l’intenzione è quella di continuare la produzione di questo progetto per coprire altri archi narrativi del popolare manga One Piece.
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Fonti consultate: Kudasai.