Martedì scorso, i social media hanno denunciato un errore piuttosto imbarazzante dell’Agenzia per gli affari culturali del governo giapponese. Il Sankei News ha riferito che il sito web dell’agenzia, che è stato a lungo dedicato alla repressione della pirateria, aveva accidentalmente reso pubblici gli URL dei primi 10 siti web pirata dei manga più visitati in Giappone. Il documento è stato presentato per la prima volta lo scorso agosto, ma i difetti sono stati notati solo dopo che un dipendente ha visto l’argomento diffondersi sui social media il 16 maggio. L’Agenzia per gli affari culturali ha rimosso l’elenco più tardi quel giorno.
L’agenzia ha commentato: “Attueremo assolutamente un sistema di controllo per garantire che un problema simile non si verifichi in futuro”.
L’elenco è stato utilizzato per la prima volta in una presentazione informativa sul diritto d’autore rivolta ai professionisti dell’istruzione. Aveva lo scopo di evidenziare i numeri di accesso dei principali siti web di manga pirata in Giappone, sulla base dei dati del gruppo commerciale Authorized Books of Japan (ABJ) e di SimilarWeb. Fondamentalmente, l’elenco oscurava gli URL e i nomi dei siti web, ma era possibile per qualsiasi utente rivelare gli URL passandoci sopra con il mouse.
La Japan’s Content Overseas Distribution Association (CODA) ha pubblicato uno studio ad aprile citando perdite comprese tra 1,9 e 2,2 trilioni di yen (da 13,7 a 15,9 miliardi di dollari) nel 2021 a causa della pirateria dell’intrattenimento giapponese, inclusi manga, anime, musica e videogiochi. La cifra segna un aumento di cinque volte rispetto al precedente studio del 2019 dell’associazione. I numeri si basano su indagini di mercato e questionari dei consumatori. CODA ha attribuito l’aumento della pirateria alle persone che trascorrono più tempo in casa a causa della pandemia di Covid-19 e della proliferazione dei servizi di streaming.
L’ABJ ha riferito che la pirateria dei manga è costata all’industria un totale di 1,19 trilioni di yen (circa 8,6 miliardi di dollari) durante lo stesso periodo. I 10 siti web di pirateria manga più popolari hanno ricevuto circa 240 milioni di visite mensili dal 17 aprile 2018 al giugno 2021, dopo che il sito di pirateria manga in lingua giapponese Mangamura è diventato inaccessibile. Secondo ABJ, i primi tre siti Web hanno registrato un aumento di 14 volte delle visualizzazioni da gennaio 2020 ad aprile 2021. I siti hanno raggiunto 400 milioni di visualizzazioni nell’ottobre 2021.
Fonti consultate: Anime News Network.