Vietare ai bambini di visitare i centri di gioco da soli è iperprotettivo e limitante per la loro libertà, oppure non farlo li espone a rischi? Un portale giapponese di consulenza legale gratuita, bengo4, ha recentemente pubblicato un articolo che pone queste domande e che ha raccolto una notevole attenzione da parte degli utenti che hanno discusso le loro opinioni sull’argomento.
I centri di gioco, chiamati anche gesen, sono sale giochi giapponesi. Si possono trovare ovunque in Giappone e sono una forma di intrattenimento mainstream sia per i giovani che per gli adulti. Comprendono una varietà di macchine da gioco arcade, giochi con la gru, macchine a capsule, cabine fotografiche e simili. Un giro alle macchine da gioco può costare da 100 yen (circa 72 centesimi) a circa 400 yen (circa 2,87 dollari). Molti centri di gioco hanno orari di chiusura relativamente tardivi.
Dal punto di vista legale, la legge giapponese non vieta ai bambini di visitare i centri di gioco non accompagnati da adulti durante il giorno. Tuttavia, poiché i centri di gioco rientrano ufficialmente tra le attività di intrattenimento per adulti, esistono norme di ingresso basate sull’età. La legge attuale consente ai bambini di visitare i centri di gioco da soli fino alle 18.00. Dalle 18:00 alle 22:00 è necessaria la presenza di un tutore.
Il dilemma proposto di recente è nato dalle preoccupazioni espresse dai genitori e dal personale dei centri di gioco in merito a casi di bambini che si sottraggono l’un l’altro i gettoni di gioco o che chiedono al centro di gioco ingenti rimborsi dopo aver utilizzato il denaro dei genitori senza autorizzazione. Volendo evitare del tutto questo tipo di problemi, alcuni hanno espresso l’opinione che i bambini così piccoli non dovrebbero partecipare da soli a nessuna attività che implichi l’uso di denaro, mentre altri ritengono che tale divieto sia eccessivamente protettivo e che i bambini dovrebbero essere autorizzati a spendere la loro paghetta più liberamente.
L’articolo aperto che chiedeva l’opinione del pubblico è stato seguito da un articolo contenente la risposta di un dirigente scolastico sull’argomento. Il preside, con 40 anni di esperienza nell’insegnamento, ha sottolineato il fatto che i bambini delle elementari non hanno capacità decisionali sufficientemente sviluppate per orientarsi in un ambiente pieno di rischi come un centro giochi e possono quindi finire facilmente nei guai.
Uno dei rischi principali citati dal preside è quello dei bambini più grandi: vengono descritti casi di bambini delle elementari messi alle strette e minacciati da ragazzi delle medie e delle superiori, ai quali talvolta viene estorto del denaro.
ゲーセンはマジ良いやつにも悪い奴にも出会えてしまう魔法の場所だからねー。
『お前みたいな話の合うやつ探してたよ🤩』な一生の親友と出会える確率と『コイツのせいで一生を棒に振った💩』ってクソなパイセンと同時に出会えてしまうからなー。流されないマインドが必要だから小学生同士は危険かな🤔 https://t.co/1LF4rv5dSm— 遊心ゆーしんYu-shin (@yushi_ishikawa8) June 7, 2023
“I centri di gioco sono davvero un luogo magico dove puoi incontrare un amico di una vita che è proprio come te e una persona incasinata che può rovinarti la vita allo stesso tempo. Mantenere una mente forte e non facilmente influenzabile è importante, quindi per i bambini delle elementari andare in giro senza sorveglianza è decisamente pericoloso.”
D’altra parte, alcuni si sono schierati dalla parte opposta, affermando che l’ambiente dei centri di gioco li ha temprati e ha insegnato loro a resistere ai bulli.
I centri di gioco sono un elemento importante della cultura dell’intrattenimento giapponese e un luogo frequentemente scelto per gli incontri sociali dei giovani giapponesi, motivo per cui vietare a un bambino di parteciparvi può causare sentimenti di ostracismo. Ma anche la sicurezza dei bambini è indubbiamente una priorità, il che rende l’argomento complesso e delicato. Il numero di risposte del pubblico, ognuna delle quali riporta le proprie risposte corrette, dimostra anche la necessità di un approccio sfumato.
Fonti consultate: Automaton West. Immagine di anteprima: Hi Score Girl.