L’illustre Studio Ghibli torna a incantare il pubblico con un nuovo progetto d’animazione. A due anni dall’uscita de Il ragazzo e l’airone, il celebre studio fondato da Hayao Miyazaki e Isao Takahata si prepara a realizzare un cortometraggio animato, mantenendo fede alla sua filosofia di creare solo quando vi è una storia da raccontare. Questa nuova impresa rappresenta un segnale di continuità e innovazione per uno studio che, nel corso dei decenni, ha plasmato il panorama dell’animazione giapponese e internazionale con opere di rara poesia visiva e narrativa.
Un progetto ambizioso alla ricerca di talenti
In concomitanza con l’annuncio del nuovo cortometraggio, lo Studio Ghibli ha aperto le selezioni per nuovi artisti, offrendo un’opportunità unica per coloro che desiderano contribuire alla magia dell’animazione. Le posizioni disponibili riguardano due figure chiave: addetti alla pittura digitale e artisti di sfondo. Per la prima categoria, si richiede esperienza nell’uso di software come RETAS e Photoshop, strumenti fondamentali per rifinire le animazioni secondo il tradizionale stile dello studio. Gli artisti di sfondo, invece, dovranno vantare esperienza nella creazione di scenografie digitali, con una preferenza per chi ha già operato nel settore dell’animazione.
Le selezioni sono aperte anche a candidati non giapponesi, purché abbiano una conoscenza sufficiente della lingua per lavorare nel contesto produttivo dello studio. Tuttavia, sarà necessario risiedere in Giappone entro il 30 aprile per poter essere presi in considerazione. I contratti avranno una durata compresa tra i sei e i sette mesi, con orari di lavoro che seguiranno la consueta giornata lavorativa dello Studio Ghibli: dalle 10 alle 19, dal lunedì al venerdì. Il compenso partirà da 350.000 yen al mese, con possibilità di variazione in base all’esperienza.
Un nuovo capitolo nella storia del Ghibli
Dettagli sulla trama e sui personaggi del cortometraggio restano avvolti nel mistero, e non è stato ancora confermato il coinvolgimento diretto di Hayao Miyazaki o di altri veterani dello studio. Tuttavia, l’annuncio stesso lascia spazio a interessanti speculazioni: nel comunicato ufficiale si parla di un tanpen animeshon sakuhin, un’espressione che può riferirsi sia a un singolo cortometraggio sia a una serie di brevi opere animate. Questa ambiguità suggerisce che il nuovo progetto potrebbe essere destinato ad arricchire la collezione di cortometraggi proiettati esclusivamente presso il Ghibli Museum di Tokyo e il Ghibli Park nella Prefettura di Aichi.
Con il ritorno dello Studio Ghibli all’animazione, i fan possono attendersi un’opera capace di evocare le emozioni e l’incanto che da sempre caratterizzano le produzioni dello studio. In un’epoca in cui l’industria dell’animazione è sempre più dominata da logiche commerciali e produzioni serializzate, il Ghibli dimostra ancora una volta di seguire un percorso indipendente, dando priorità all’arte e alla narrazione. Resta dunque da scoprire quale nuovo mondo verrà portato in vita dall’immaginazione degli artisti dello studio, in un progetto che promette di mantenere viva la magia dell’animazione giapponese.
Fonti consultate: SoraNews24.