Yuji Horii, celebre autore della saga Dragon Quest, ha ricevuto uno dei più alti riconoscimenti culturali in Giappone. Il Commissario per gli Affari Culturali lo ha premiato per il suo straordinario contributo al panorama culturale attraverso la creazione di giochi che hanno plasmato un’intera generazione. La notizia è stata condivisa dallo stesso Horii attraverso il suo profilo su X, il social precedentemente noto come Twitter.
名誉なことに文化庁長官から表彰していただきました。思えば40年ほど前、犯罪の原因にされたり、なにかと世間から目の敵にされたゲームですが、長い歳月を経て国から文化として認められるようになりました。感無量です。これからもゲーム業界をよろしくお願いしますね。 pic.twitter.com/GuhEaTrytx
— 堀井雄二 (@YujiHorii) December 17, 2024
In un messaggio ricco di emozione, Horii ha ricordato i tempi difficili degli anni Ottanta, quando i videogiochi erano spesso considerati una minaccia sociale e accusati di influenzare negativamente i giovani. Oggi, invece, l’industria videoludica è riconosciuta come una parte integrante e preziosa della cultura giapponese, capace di raccontare storie e trasmettere valori.
La carriera di Yuji Horii è iniziata con una vittoria in un concorso di programmazione organizzato da Enix nel 1982. Solo pochi anni dopo, nel 1986, il primo Dragon Quest fece il suo debutto, segnando l’inizio di un fenomeno destinato a ridefinire il genere dei giochi di ruolo. Grazie al design inconfondibile, alla narrazione coinvolgente e all’estetica iconica supportata dalle illustrazioni di Akira Toriyama, la serie ha raggiunto un successo globale, vendendo oltre 83 milioni di copie.
Dragon Quest non è solo una saga videoludica: è un elemento identitario della cultura pop giapponese. Mostri come gli Slime, le meccaniche di combattimento a turni e i temi eroici sono diventati archetipi del genere RPG, ispirando innumerevoli opere e ricevendo omaggi in anime, manga e altri videogiochi.
Tra i capitoli più recenti, Dragon Quest XI S: Echi di un’Era Perduta – Definitive Edition ha dimostrato come la saga continui a evolversi senza perdere le sue radici. Dopo l’uscita su Nintendo Switch nel 2019, il gioco è arrivato su PlayStation 4, Xbox One e PC nel 2020, offrendo una versione completa che ha saputo conquistare sia i fan storici che i nuovi giocatori.
L’encomio conferito a Yuji Horii segna un punto di svolta non solo per il creatore, ma anche per l’intero settore videoludico. Questo riconoscimento istituzionale sancisce ufficialmente il valore culturale di un medium che ha saputo trasformarsi da semplice intrattenimento in un potente strumento di narrazione e arte.
Fonti consultate: Gamezilla.