Il successo multigenerazionale di Vultus V (Chō Denji Machine Voltes V) nelle Isole Filippine è in parte paragonabile a quello di (Atlas) UFO Robot Goldrake sul suolo italico o di Mazinga Z in terra iberica: andato in onda per la prima volta nel 1978 sulla rete commerciale televisiva GMA-7, sottotitolato in lingua inglese, l’anime diretto da Tadao Nagahama riusciva a raggiungere picchi del 58% di share durante la programmazione giornaliera, interrotta a cinque episodi dalla fine a causa della censura voluta dal regime di Ferdinand Marcos, che reputava la produzione firmata Toei Animation e Sunrise, “eccessivamente violenta”. La Rivoluzione del Rosario datata 1986, pose fine al terzo mandato di Marcos e Vultus V tornò sugli schermi televisivi di PTV-4 per completare la sua missione.
I fan filippini di vecchia data e i più giovani appassionati di animazione di genere mecha, potranno celebrare il quarantesimo anniversario di Vultus V con una serie di attività speciali prevista per il 10 dicembre. Il Vultus-day comincerà con una maratona non agonistica, della lunghezza di cinque chilometri, che attraverserà la città di Manila: i partecipanti riceveranno zainetto e maglietta impreziositi dal logo dell’evento organizzato da Tokyo Gets, mentre una medaglia celebrativa sarà l’omaggio riservato ai corridori che decideranno di affrontare la gara.
Non finisce qui: Mitsuko Horie, regina delle sigle degli anime, interprete della celebre “Voltes V no Uta” sarà ospite dell’evento, mentre un contest a base di karaoke, numerosi stand tematici e un photo corner completeranno il quadro delle iniziative fissato per il prossimo inverno.
Vultus V debuttò in Giappone, sul canale TV Asahi, nel 1977. La serie è la seconda parte della cosiddetta trilogia robotica romantica, scritta da Tadao Nagahama e Saburō Yatsude, che include anche Combattler V e General Daimos.
Fonti consultate: Manga.Tokyo.