Diverse grandi aziende, tra cui l’editore di manga Shōgakukan (fondatore originale di Shūeisha), investiranno in una startup che ha l’obiettivo di portare circa 50.000 manga tradotti dall’intelligenza artificiale (AI) sui mercati esteri.
Secondo un nuovo rapporto di Nikkei, un gruppo composto da Shōgakukan (Detective Conan, Frieren – Oltre la fine del viaggio), dalla Japan Industrial Innovation Investment Corporation del governo giapponese e da altre otto aziende investirà 2,92 miliardi di yen (circa 19 milioni di dollari) in una startup di intelligenza artificiale che mira a tradurre più di 50.000 titoli di manga utilizzando l’IA nei prossimi cinque anni. La startup di manga, Orange, è stata fondata nel 2021 ed è composta da editori di manga, generatori di IA, sviluppatori di giochi e altro.
Orange sostiene che la sua IA è in grado di tradurre i manga in un decimo del tempo rispetto ai processi completamente umani, descrivendo il suo metodo di traduzione del testo da parte dell’IA, seguito dalle correzioni di un traduttore. La startup aggiunge che un volume completamente tradotto potrebbe essere completato in pochi giorni. Orange collabora con altri editori di manga e le sue opere tradotte dall’intelligenza artificiale arriveranno negli Stati Uniti quest’estate attraverso l’applicazione “EMAQI”, di prossima uscita. L’offerta comprenderà manga destinati a ragazzi, ragazze e adulti, e l’espansione nei mercati di lingua spagnola e in India è una delle principali aree di studio.
Naturalmente, le affermazioni e i metodi di Orange verranno esaminati. La forte spinta del settore verso l’IA, con Crunchyroll che ha dichiarato di essere “concentrato” nel testare l’IA per la sottotitolazione degli anime, è stata accolta con una reazione altrettanto feroce da parte dei fan e, cosa altrettanto importante, dei traduttori. Molti traduttori sostengono di essere stati licenziati e riassunti a condizioni peggiori per lavorare con l’IA, nonostante il fatto che le traduzioni dell’IA siano spesso scadenti, portando i professionisti a fare lo stesso lavoro per una paga inferiore.
Tuttavia, Nikkei evidenzia la controargomentazione. Il gruppo antipirateria giapponese CODA sottolinea che i danni all’industria editoriale causati dalla pirateria si aggirano tra i 2,57 e i 5,40 miliardi di dollari. Uno dei principali fattori che contribuiscono alla pirateria è lo scarto temporale tra le uscite in Giappone e quelle nelle regioni straniere dell’Occidente. Poiché molti fan giustificano la pirateria come un problema di servizio, le traduzioni dell’IA dovrebbero ridurre questo problema, rendendo meno attraenti i siti di scanlation gestiti da umani (che quindi impiegheranno più tempo a tradurre i capitoli rispetto a un’IA).
Fonti consultate: Kudasai.