ANYCOLOR, la società giapponese celebre per la gestione dell’agenzia di VTuber Nijisanji, ha confermato l’arresto di un individuo il 3 dicembre, accusato di aver intralciato le attività dell’azienda attraverso minacce persistenti e messaggi intimidatori. La vicenda è stata portata alla luce da ITMedia e dettagliata in una dichiarazione ufficiale dell’azienda. Il sospettato avrebbe manifestato rancore personale verso uno dei creatori virtuali dell’agenzia, utilizzando bacheche anonime e il modulo di contatto di ANYCOLOR per veicolare le sue minacce.
A seguito della scoperta di tali comportamenti, ANYCOLOR ha immediatamente coinvolto le autorità competenti, avviando sia procedimenti penali che civili per garantire la tutela dei suoi affiliati e delle proprie attività. La società ha sottolineato la sua determinazione a perseguire legalmente il responsabile, al fine di assicurare un ambiente sereno per i fan e per i creatori. Nel comunicato, ANYCOLOR ha espresso gratitudine verso gli utenti che hanno fornito informazioni utili sul caso, ricordando però l’importanza di evitare commenti diretti ai VTuber o la diffusione di dettagli sul caso, inclusa l’identità della vittima.
【当社に対する業務妨害容疑での被疑者逮捕に関するご報告】
日頃よりバーチャルライバーグループ「にじさんじ」・「NIJISANJI EN」を応援いただき、誠にありがとうございます。… pic.twitter.com/dkr2yaAT8L— ANYCOLOR株式会社 (@ANYCOLOR_Inc) December 4, 2024
Le molestie online rappresentano una problematica crescente per i VTuber, un fenomeno che, purtroppo, si differenzia da quello affrontato da altri creatori digitali. La natura virtuale dei personaggi può complicare i procedimenti legali, poiché i detrattori talvolta sostengono che le loro azioni si rivolgano agli avatar piuttosto che alle persone reali che li interpretano. Per contrastare questa tendenza, nel maggio 2024 ANYCOLOR, insieme ad altre aziende del settore, ha istituito un sottocomitato contro il cyberbullismo. Durante il primo incontro ufficiale del 31 ottobre, è stata ribadita la volontà di agire attraverso approcci legali mirati per identificare e perseguire chiunque si renda responsabile di diffamazione, minacce o molestie nei confronti dei VTuber.
Nel caso specifico, l’accusa mossa è di ostruzione dell’attività, reato che in Giappone può comportare severe conseguenze. Questo intervento rappresenta un segnale importante nella lotta contro il cyberbullismo, evidenziando la necessità di una protezione più efficace per chi lavora nel mondo digitale.
Fonti consultate: Automaton West.