Tra le quattordici nomination per la Hall of Fame dell’edizione 2020 dei Will Eisner Comic Award figurano i mangaka Moto Hagio e il compianto Keiji Nakazawa. I due autori, veterani del fumetto giapponese, parteciperanno alla votazione in programma dal 23 al 26 luglio 2020 nell’ambito del San Diego Comic-Con International, che darà diritto a quattro candidati di essere inseriti nella Hall of Fame.
Le altre nomine per la Hall of Fame includono gli artisti Alison Bechdel, Howard Cruse, Don Heck, Jeffrey Catherine Jones, Francoise Mouly, Thomas Nast, Lily Renée Wilhelm Peters Phillips, Stan Sakai, Louise Simonson, Don e Maggie Thompson, James Warren e Bill Watterson.
Moto Hagio (Ōmuta, 12 maggio 1949) è considerata una fondatrice del moderno manga shōjo, in particolare dello yaoi e fa parte del Gruppo 24, collettivo di artiste nate nell’anno 24 del Periodo Shōwa che rivoluzionerà la concezione del manga shōjo.
Nell’ottobre del 2016 la Hagio è stata insignita del titolo di persona di merito culturale dal Giappone, riconoscimento riservato ai cittadini nipponici che hanno apportato enormi contributi o progressi culturali attraverso il loro lavoro, le creazioni o le scoperte. Tra i premi ricevuti dall’autrice anche l’Asahi Prize nel 2016 e la medaglia d’onore con nastro viola nel 2012, gratificazione che onora i risultati accademici e artistici dei cittadini giapponesi nel mondo.
In Italia le opere della Hagio sono pubblicate da J-POP Manga che ha recentemente dato alle stampe Il cuore di Thomas e Il clan dei Poe.
Keiji Nakazawa (Hiroshima, 14 marzo 1939 – Hiroshima, 19 dicembre 2012) è stato il creatore del celebre manga Gen di Hiroshima una delle più intense e drammatiche testimonianze autobiografiche della catastrofe nucleare avvenuta a Hiroshima nel 1945, durante la seconda guerra mondiale. Il suo autore, poco più che bambino all’epoca, racconta la perdita della propria famiglia in seguito allo scoppio della bomba atomica e le conseguenze della catastrofe sulla popolazione giapponese. Tradotto in 17 lingue e adattato per il cinema e la televisione, il manga di Keiji Nakazawa oltre a fornire una cronaca spietata della disumana quotidianità del dopobomba, rappresenta un appassionato grido di ribellione contro ogni forma di conflitto.
All’età di 22 anni Keiji Nakazawa si spostò a Tokyo per iniziare la sua carriera di disegnatore di manga. Le sue prime opere vennero pubblicate dal 1963 nella rivista Shônen Gaho. Nel 1968 Keiji Nakazawa pubblicò per la prima volta un manga che tematizzava i suoi ricordi della tragedia di Hiroshima, Kuroi ame ni utarete (Sotto la pioggia nera).
Nel 1972 la più diffusa rivista di manga giapponese, Shûkan Shônen Jump, pubblicò Ore ha mita (Io l’ho visto), un racconto autobiografico di 45 pagine. In seguito il redattore capo Tadasu Nagano lo incoraggiò a creare una serie più lunga basata sui suoi ricordi.
Gli Eisner Award sono premi conferiti per meriti artistici nel campo dei fumetti, tra i più prestigiosi riconoscimenti statunitensi. Sono dedicati a Will Eisner, in onore del suo grande contributo nel campo; Eisner ha presenziato personalmente alla cerimonia fino alla sua morte, avvenuta nel 2005. Il premio è stato istituito per sopperire alla fine dei Kirby Awards del 1987. Ogni premio è assegnato a uno dei cinque nominati, votati da professionisti e presentato durante la convention tenuta a San Diego.
Tra i più importanti autori giapponesi a entrare a far parte della Eisner Hall of Fame, citiamo Osamu Tezuka (2002), Kazuo Koike (2004), Goseki Kojima (2004), Katsuhiro Otomo (2012) e Rumiko Takahashi (2018).
Fonti consultate: AnimeNewsNetwork.