Dopo il riscontro favorevole ottenuto su Steam, Next of Kin, avventura narrativa in pixel art realizzata interamente da Spelkväll Games, giunge su nuove piattaforme, portando con sé il suo racconto intimo e malinconico. Il titolo, sviluppato e pubblicato dallo stesso studio svedese, è ora disponibile su Nintendo Switch, PlayStation 5, Xbox Series X|S, oltre che su PC.
Un dramma domestico in una quieta provincia nordica
L’opera si apre con Thomas e Martha, una coppia che decide di trasferirsi nel tranquillo villaggio rurale di Mjolkebo. La serenità della nuova vita viene però infranta da un evento traumatico: una mattina, Thomas si sveglia e scopre che Martha è scomparsa nel nulla. Da questo momento inizia un viaggio emotivo che conduce il giocatore attraverso una narrazione in 2D di taglio cinematografico, contraddistinta da una prospettiva top-down, un’estetica da RPG a 16 bit e una colonna sonora originale che sottolinea i momenti salienti del racconto.
La struttura ludica è volutamente essenziale: camminare, interagire con i pochi abitanti del villaggio, raccogliere oggetti chiave e risolvere semplici enigmi. Tutto si svolge all’interno di una mappa ristretta, scelta che contribuisce a rendere l’esperienza fluida e priva di dispersioni. La narrazione alterna tonalità leggere e riflessioni più profonde, offrendo al pubblico una vicenda umana che affronta, con tatto e misura, il tema della perdita.
Un’esperienza breve, ma capace di lasciare traccia
Next of Kin si propone come una parentesi emotiva nella quotidianità videoludica, senza ambire a stupire con complesse strutture di gioco ma puntando sulla forza evocativa del racconto. Sebbene alcuni dialoghi risultino talvolta poco incisivi e il titolo non disponga della localizzazione in italiano, la costruzione dell’atmosfera riesce comunque a coinvolgere grazie a una regia delicata e alla presenza costante della musica, che accompagna e amplifica le emozioni.
La grafica, ispirata ai giochi a 16 bit, non è un semplice esercizio di stile ma una scelta narrativa coerente, capace di evocare malinconia e intimità. Il tono dell’intera opera oscilla con misura tra il mistero e il quotidiano, mentre la direzione artistica rimane sempre fedele alla sua identità, senza cedere alla tentazione del sensazionalismo.
Dalla scena indie al grande pubblico delle console
Già apprezzato su Steam, Next of Kin amplia ora la propria portata con l’uscita su Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S. Per Spelkväll Games, questo debutto multipiattaforma rappresenta un importante passo nella scena indipendente, confermando la capacità dello studio di proporre esperienze intime e curate nei dettagli.
Senza eccessi, senza fronzoli, il gioco racconta con sincerità la solitudine, la memoria e il vuoto che si genera in assenza dell’altro. In un piccolo villaggio silenzioso, tra pochi oggetti da raccogliere e brevi scambi di parole, prende forma un racconto che parla di legami e di ricerca, con la sobrietà e l’eleganza che solo certe opere indipendenti riescono a raggiungere.