Silenziosi come una brezza notturna, letali come una lama affilata, i ninja hanno sempre esercitato un fascino irresistibile nel mondo dei videogiochi. Questi guerrieri mascherati, maestri dell’arte della furtività e della battaglia, sono stati gli eroi di una generazione cresciuta tra pixel e melodie chiptune. Dai giorni gloriosi di Ninja Gaiden e Shinobi, il genere ha scolpito un immaginario fatto di salti acrobatici, shuriken letali e battaglie all’ultimo respiro. Con Ninja 1987, SEEP e Ratalaika Games ci invitano a un viaggio nel passato, un tuffo nell’epoca d’oro dei giochi d’azione a scorrimento laterale, dove ogni passo era una sfida e ogni vittoria, un trionfo. Pubblicato su PC a settembre e approdato su console a novembre, questo titolo è molto più di una semplice operazione nostalgia: è una celebrazione dell’essenza stessa dei platform d’azione.
Un ritorno ai gloriosi anni ’80
Ninja 1987 non si limita a emulare l’estetica dei classici: la ricrea con una dedizione che rasenta la devozione. La grafica in pixel art è un perfetto tributo all’era NES, con sprite e ambientazioni che riescono a coniugare semplicità e carisma. Ogni livello è una finestra sul passato, un mosaico di colori e dettagli che evocano l’atmosfera dei titoli a 8 bit. La colonna sonora chiptune non è da meno, trasportandoci indietro nel tempo con melodie che, pur ripetitive in alcuni momenti, catturano l’essenza di quell’epoca lontana. A incorniciare il tutto c’è una trama volutamente essenziale e sopra le righe, raccontata attraverso schermate statiche che richiamano i film di serie B degli anni ’80. Non è una narrazione che punta alla profondità, ma una che sa come calarci nel mood giusto: leggero, spensierato e un po’ folle.
Arte del ninjutsu digitale
Il cuore pulsante di Ninja 1987 è il suo gameplay, un omaggio alle meccaniche classiche dei platform d’azione con un tocco di modernità. Armato di shuriken e tecniche di ninjutsu, il protagonista affronta sette livelli colmi di nemici, trappole e boss finali. Le meccaniche principali, come il doppio salto e l’arrampicata sui muri, sono familiari e intuitive, ma arricchite da un sistema di combattimento che combina attacchi ravvicinati e a distanza. Ogni livello introduce nuove sfide e variazioni, mantenendo l’esperienza fresca e coinvolgente. I boss, pur spettacolari nella loro estetica, avrebbero potuto beneficiare di una maggiore complessità nei pattern di attacco, ma restano comunque momenti culminanti che spezzano il ritmo dell’azione con il giusto grado di tensione.
Un elemento distintivo è rappresentato dai controlli, che bilanciano la semplicità dei titoli vintage con una reattività moderna. La presenza di checkpoint — una rarità nei giochi dell’epoca — rende l’esperienza più accessibile senza compromettere la sfida. Questo approccio inclusivo permette anche ai neofiti di apprezzare l’avventura senza scontrarsi con le frustrazioni tipiche dei platform retrò. Per i veterani, invece, c’è comunque spazio per mettersi alla prova, grazie a un design che premia precisione e tempismo.
Un omaggio che non tradisce le aspettative
Pur non cercando di reinventare il genere, Ninja 1987 riesce a distinguersi come un tributo sincero e appassionato ai classici degli anni ’80. La campagna, breve ma intensa, si completa in poche ore, ma lascia un segno grazie al suo charme e alla sua fedeltà allo spirito retro. Sebbene manchi di innovazioni rivoluzionarie, il titolo compensa con un’esecuzione impeccabile e un’attenzione ai dettagli che traspare in ogni aspetto, dalla grafica al gameplay.
Con un prezzo budget, Ninja 1987 si posiziona come una scelta ideale per chiunque desideri rivivere le emozioni dei platform vintage o semplicemente godersi un’avventura piacevole e ben confezionata. SEEP e Ratalaika Games hanno creato non solo un gioco, ma un’esperienza che celebra la magia dell’era a 8 bit, dimostrando che, a volte, guardare indietro può essere il modo migliore per andare avanti. Per gli appassionati di ninja e per chi cerca un assaggio di nostalgia, questo titolo è un colpo preciso e letale, come ogni vera mossa da maestro del ninjutsu.