Il panorama videoludico contemporaneo, sempre più avvezzo alla sfida della verticalità, vede una fioritura di titoli che combinano il fascino del parkour con la dimensione esplorativa del 3D platformer. Giochi come Mirror’s Edge o Spider-Man hanno dato il via a una tendenza che ora si arricchisce con giochi come Only Up Rush, un titolo che invita i giocatori a superare i propri limiti per conquistare la vetta, immersi in un contesto mozzafiato ma anche impietoso. Nella sua versione per PlayStation 5, sviluppata e pubblicata da NOSTRA GAMES, il gioco non si limita a proporre un’esperienza di arrampicata, ma sfida l’abilità del giocatore a resistere alla tentazione della gravità, in un contesto dove ogni salto può essere l’ultimo. Con una struttura che trae ispirazione da una versione preesistente su PC, Only Up Rush gioca sulle emozioni del rischio e della ricompensa, ma presenta anche alcune falle che ne limitano la profondità.
Un’esperienza viscerale e tecnica
Al cuore di Only Up Rush c’è una meccanica di gioco semplice, ma con margini di evoluzione infinita. L’obiettivo è chiaro: scalare una serie di livelli sempre più alti, ma la difficoltà cresce esponenzialmente con l’altitudine. I controlli sono precisi e rispondenti, tanto da rendere ogni movimento un’esperienza viscerale, dove la perfetta esecuzione è l’unica via per evitare di precipitare rovinosamente. L’intero gioco ruota intorno alla tensione tra il rischio e la ricompensa, con il sistema di checkpoint che aiuta a ridurre la frustrazione derivante dalle ripetute cadute. La scelta di NOSTRA GAMES di fare affidamento su un’esperienza solitaria, lontano dalla versione multiplayer del gioco su PC, risulta decisiva per la valutazione complessiva del titolo. La dimensione sociale e competitiva, che avrebbe reso il gioco più dinamico e coinvolgente, manca nella versione “lite” su PlayStation 5. L’aggiunta di una modalità multiplayer, sebbene annunciata come possibile tramite aggiornamenti futuri, è una lacuna che mina pesantemente la longevità del prodotto. Senza la possibilità di competere contro altri giocatori, il gioco perde gran parte del suo appeal, poiché la ripetizione dei percorsi e il tentativo di battere i propri record personali non riescono a stimolare l’interesse per lungo tempo.
Graficamente, Only Up Rush si presenta con un motore visivo solido, ma che non raggiunge vette particolarmente elevate. I paesaggi, pur mozzafiato nelle loro dimensioni e nelle varie scenografie che il gioco offre, si distaccano da una cura estetica che avrebbe potuto rendere l’esperienza ancora più immersiva. La personalizzazione del personaggio, che consente di sbloccare vari elementi estetici, è un aspetto apprezzabile, ma le animazioni appaiono leggermente rigide, non rendendo giustizia a un gameplay che avrebbe meritato maggiore fluidità. In una produzione così focalizzata sull’azione e sulla reattività dei comandi, una migliore qualità visiva e animativa avrebbe sicuramente elevato il livello del gioco. La mancanza di musiche durante il gioco è altrettanto sorprendente: la colonna sonora potrebbe aver arricchito l’esperienza, ma l’assenza di suoni durante le fasi di gioco crea una sorta di vuoto che interrompe l’immedesimazione nel contesto.
Conclusione: una corsa senza meta?
Seppur Only Up Rush rappresenti un’esperienza frenetica e tecnicamente ben congegnata, la sua versione per PlayStation 5 non sembra riuscire a sfruttare appieno il potenziale della formula di gioco. La mancanza del multiplayer online, che ha rappresentato una delle chiavi del successo della versione PC, lo priva di quella dimensione sociale che avrebbe permesso di affermarsi come titolo di riferimento per il genere. Il gioco, pur essendo divertente, rischia di diventare monotono e ripetitivo, con un’interazione limitata al singolo giocatore e al tentativo di battere i propri record. Nonostante la grande varietà di ostacoli e la bellezza dei panorami, Only Up Rush sembra essere, in fin dei conti, un gioco che vive di adrenalina, ma senza un’autentica spinta a continuare la scalata una volta raggiunti i traguardi. Se in futuro verranno introdotti gli aggiornamenti promessi, che includano una componente multiplayer online robusta, il gioco potrebbe trovare una nuova vita, ma fino a quel momento rimarrà una “grande scalata” che, per quanto entusiasmante, non riesce ancora a raggiungere il massimo della sua potenzialità.
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