Creare anime giapponesi può sembrare un sogno per alcuni, ma secondo un recente sondaggio riportato dalla NHK, il 17% degli animatori soffre di problemi di salute mentale come la depressione.
L’industria degli anime ha la reputazione di avere orari di lavoro estremamente lunghi, soprattutto quando le scadenze si avvicinano. Secondo la Japan Animation Creators Association (JAnicA), ci sono animatori la cui salute è peggiorata a causa dei ritmi di lavoro serrati. Precedenti servizi giornalistici hanno messo in evidenza le difficili condizioni in cui versano gli animatori, soprattutto quelli appena entrati nel settore. In alcuni casi, agli animatori appena usciti dal college è stata garantita solo una rendita mensile di 50.000 yen (circa 350 dollari) e si è consigliato di farsi aiutare dai genitori a pagare le spese di vita.
In risposta a questi problemi del settore, JAnicA ha aggiunto domande sulla salute al suo sondaggio annuale, che mira a valutare le condizioni attuali del settore. Al sondaggio inviato agli animatori hanno risposto 429 persone.
Secondo i risultati, il 17% (73 persone) ha dichiarato di aver sviluppato problemi di salute mentale come la depressione. Inoltre, il 68% (291 persone) ha risposto di ritenere il proprio lavoro psicologicamente faticoso e il 66% (285 persone) ha dichiarato che era fisicamente faticoso.
L’articolo della NHK getta ulteriore luce sulle dure condizioni di lavoro: un’animatrice riferisce che non è insolito che gli animatori dormano in ufficio per rispettare le scadenze settimanali. Aggiunge che è normale che i dipendenti abbiano in ufficio beni di prima necessità come shampoo e asciugamani. Non essendoci una zona notte, le persone dormono sulle sedie o nei sacchi a pelo. Ha anche detto che ci sono state settimane in cui ha trascorso solo 30 minuti a casa.
Di recente, i problemi degli animatori sono stati portati all’attenzione dell’opinione pubblica grazie alla copertura mediatica e agli interventi sui social media. Anche se probabilmente ci vorrà del tempo, si spera che questa maggiore consapevolezza porti a un cambiamento positivo nel settore.
Fonti consultate: Automaton.