Un simulatore di pest control come nessun altro, un’esperienza tanto assurda quanto affascinante, un’ode al caos più grottesco: Ratshaker si prepara a sbarcare su PlayStation 5 il prossimo 28 maggio 2025, pronto a scuotere – in ogni senso – l’immaginario ludico dei giocatori. Sviluppato da Sunscorched Studios e pubblicato da Dark Product, Ratshaker si presenta come una satira cupa e ironica sul tema dello sterminio, unendo fisica esasperata, umorismo nero e un gameplay che invita a lasciarsi andare a gesti esagerati e paradossali.
Un’esperienza fisica e immersiva grazie al dualsense
Ratshaker, già fenomeno di culto su PC per il suo approccio bizzarro e politicamente scorretto al problema degli infestanti, trova su PlayStation 5 una nuova dimensione grazie alle funzionalità uniche del controller DualSense. Il gioco è stato ricostruito da zero per le console, puntando sull’integrazione del giroscopio e del feedback aptico per trasformare l’atto del “pest control” in un’esperienza fisica, immediata e quasi surreale. Agitando il controller, il giocatore scuote letteralmente il ratto digitale, percependone ogni flessione, strillo e resistenza attraverso vibrazioni precise e reattive. La fisica esasperata e il comportamento imprevedibile del topo virtuale donano a ogni partita una carica di imprevedibilità e un senso di straniamento che, in qualche modo, riesce a essere sorprendentemente catartico.
Un viaggio grottesco tra umorismo nero e assurdità
L’idea alla base di Ratshaker è tanto semplice quanto disturbante: afferrare un ratto virtuale e scuoterlo fino a risolvere i propri “problemi”. Non ci sono trappole, non ci sono barili di scarto, non ci sono metodi sofisticati: solo l’istinto primordiale e l’atto ripetuto di scuotere. Questa meccanica, al contempo ridicola e liberatoria, è accompagnata da una fisica curata nel minimo dettaglio, che amplifica ogni scossone, ogni reazione imprevedibile del roditore, e ogni strillo inaspettato, offrendo un’esperienza tanto grottesca quanto stranamente coinvolgente. Sunscorched Studios propone così una satira estrema, che gioca con il concetto di “problema” e lo trasforma in un’entità fisica da affrontare a colpi di controller. È un viaggio volutamente assurdo, dove ogni scuotimento diventa un gesto rituale che oscilla tra il comico e il disturbante.
Una provocazione ludica che sfida le regole del buon gusto
Ratshaker si inserisce in un filone di giochi volutamente provocatori, che sfidano i confini del politically correct e spingono il giocatore a interrogarsi sul senso delle proprie azioni virtuali. In questo caso, la sfida si traduce in un atto tanto semplice quanto esagerato: afferrare un ratto, scuoterlo, e osservare le conseguenze, tra urla, spasmi e un’improbabile sensazione di soddisfazione. Non ci sono obiettivi complessi né finalità elaborate: l’esperienza è tutta nella fisicità del gesto, nell’assurdità della premessa e nella reazione spontanea che il gioco riesce a evocare. Ratshaker diventa così un manifesto dell’assurdo videoludico, un titolo che rifiuta ogni logica tradizionale per offrire un’esperienza che è al tempo stesso una parodia e una provocazione.
Il debutto su PlayStation 5 il 28 maggio 2025 segna un nuovo capitolo per Ratshaker, che promette di scuotere non solo i topi virtuali, ma anche le convinzioni dei giocatori. Con il supporto alle funzionalità uniche del DualSense e una filosofia di design che abbraccia il grottesco e l’irriverente, il gioco si prepara a conquistare un nuovo pubblico, trasformando il semplice gesto di scuotere in un’esperienza stranamente liberatoria.