La doppiatrice Rika Matsumoto, voce giapponese di Satoshi/Ash Ketchum personaggio principale del franchise anime Pokémon, è stata recentemente denunciata da uno dei suoi assistenti per presunta appropriazione indebita di fondi di sovvenzioni artistiche dal governo del Giappone. La Matsumoto si sarebbe appropriata del denaro offerto dal governo nipponico per la produzione di progetti legati alle arti visive.
Il governo della prefettura di Tokyo ha offerto sovvenzioni agli artisti che hanno subito perdite economiche a causa della pandemia di Covid-19, lanciando un invito agli artisti per proporre progetti video con budget massimi di 100.000 ¥ (meno di mille €) destinati a gruppi di lavoro composti da un massimo di dieci membri. Secondo il magazine online Friday Digital di Kodansha, Rika Matsumoto avrebbe riunito un gruppo di sei persone che includeva due partecipanti non ammissibili.
Dopo aver svolto tutte le pratiche burocratiche, la Matsumoto avrebbe richiesto che le sovvenzioni del gruppo fossero depositate su un conto da lei controllato, andando contro le regole imposte dall’amministrazione locale che prevedevano il deposito effettuato direttamente a ciascun membro. Una delle partecipanti non ammissibili non avrebbe fornito alcun input creativo e avrebbe smesso di lavorare per Rika Matsumoto ancor prima che la sovvenzione fosse approvata.
L’autore della denuncia, che non ha percepito alcun compenso da parte della Matsumoto, ha affermato che oltre a essere facilmente incline alla collera, la celebre doppiatrice e cantante giapponese lo avrebbe apostrofato in modo intimidatorio e avrebbe apportato in autonomia modifiche alla sceneggiatura del progetto. Dimessosi per problemi finanziari, l’anonimo assistente assicura che in soli quattro anni, più di dieci elementi dello staff di Pokémon hanno seguito il suo stesso destino.
L’amministrazione locale ha dichiarato che i soggetti richiedenti del fondo non erano in possesso di tutti i requisiti per usufruire della sovvenzione e ha chiesto la restituzione dei fondi alla Matsumoto. Intervistata da Friday Digital, Rika Matsumoto ha ammesso, in lacrime, di aver trattenuto la somma con il solo scopo di “risparmiare denaro” e, sebbene fosse disposta a pagare il suo assistente, avrebbe già restituito i 100.000 ¥ agli enti delegati.
Fonti consultate: Friday Digital.