Shōji Kawamori, nome che risuona nel panorama dell’animazione giapponese, è tornato all’Anime Expo dopo diversi anni. Durante l’evento, ha deliziato i fan con riflessioni sul suo lavoro passato, anticipazioni su progetti futuri e spunti preziosi sul processo creativo. Noto soprattutto per aver dato vita al franchise di Macross, ha firmato capolavori come The Vision of Escaflowne e impreziosito con il suo talento mecha design serie di successo come Eureka Seven. La sua creatività non si limita all’animazione: attualmente sta progettando un padiglione per l’Expo Universale di Osaka del 2025. “Live Earth Journey” che sfrutterà la tecnologia visiva interattiva per esplorare il ciclo della vita. Kawamori, attingendo alla sua vasta esperienza nell’animazione, spera di applicarla a “qualcosa di molto diverso”, ipotizzando l’integrazione della tecnologia AR con telecamere passanti “per far vivere alle persone prospettive diverse e vedere cose nuove”. L’esperienza, della durata di circa dieci minuti, si svolgerà all’interno di un edificio a forma di pila di blocchi, simbolo dei microrganismi che si uniscono per formare esseri viventi complessi.
Oltre l’animazione: scooter elettrici e design
Kawamori collabora anche con l’azienda di elettronica di consumo AVIOT, presente in forze all’Anime Expo di quest’anno. Tra l’entusiasmo del pubblico e un pizzico di perplessità, Kawamori ha discusso la sua collaborazione con AVIOT per il design del monopattino elettrico kickboard KB-S350 per il loro progetto Ridepiece. “Di solito mi occupo di animazione e mondi fantastici, quindi vedere qualcosa nel mondo reale è molto divertente”, ha affermato. In passato, ha già collaborato con AVIOT per il design degli auricolari di Macross Delta.
Forte della sua esperienza di design, Kawamori, laureato in design aerospaziale e automobilistico, ha espresso interesse per il design di aerei, navette spaziali e automobili. “Voglio anche progettare un parco a tema”, ha scherzato, citando il suo lavoro per l’Expo di Osaka.
Riflessioni sul processo creativo e sull’industria anime
Kawamori ha parlato a lungo del suo processo creativo, sottolineando l’importanza della ricerca dell’originalità e della creatività. “Un aspetto fondamentale del franchise di Macross è quello di produrre e presentare qualcosa di totalmente nuovo… È difficile trovare trame completamente nuove e originali per Macross”. Ha spiegato che durante la creazione di Macross, non volevano una storia in cui le armi fossero la soluzione. “La soluzione era la cultura”, ha affermato. “In Macross: Do You Remember Love?, la soluzione era la canzone. Ma noi ce l’abbiamo già. Quindi è una cosa su cui stiamo lavorando ora. Sapendo che gli spettatori sanno già che quella canzone sarà un punto chiave della serie, dobbiamo pensare a qualcosa di nuovo e unico”.
Riguardo alle differenze tra la produzione di anime negli anni ’80 e oggi, ha osservato che i cicli di produzione più veloci permettono di realizzare più progetti in un breve lasso di tempo, ma al rovescio della medaglia, la loro memorabilità è inferiore. “La gente non ricorda molto bene i titoli. È sempre più difficile per la gente rendersi conto dell’unicità di un titolo, ed è difficile arrivare a quel punto di unicità quando i cicli sono troppo veloci”. Ha aggiunto che un aspetto positivo è la possibilità di lavorare a distanza, permettendogli di viaggiare più facilmente per le ricerche e partecipare alle riunioni.
Aneddoti e sfide: dalla ricerca all’intelligenza artificiale
Durante il Q&A, un fan ha chiesto se fosse vera la leggenda secondo cui un membro dello staff di produzione di SD Macross avesse dimenticato dei fotogrammi su un treno. Kawamori ha risposto ridendo: “Non so se si trattasse proprio di quella serie, perché eravamo molto impegnati. Non ricordo che sia successo, ma è una cosa che capita spesso”. Ha raccontato di un episodio simile accadutogli: “Avevo appena finito alcuni schizzi e li ho lasciati tutti sul treno. Quando sono arrivato a destinazione, ho dovuto ridisegnare tutto a memoria”.
Parlando delle sfide affrontate durante la lavorazione della serie originale di Macross, Kawamori ha descritto le approfondite ricerche sul posto, visitando Los Angeles, gli Stati Uniti, un centro di ricerca della NASA, la base aerea di Edwards, Las Vegas e Broadway. “Personalmente credo che trarre solo spunti da film e romanzi non porti all’originalità”, ha confessato.”Se si tratta di teatro visivo, vado a vedere molti spettacoli. Se il progetto a cui sto lavorando si svolge in una certa città, vado a interagire con la gente di quella città. Se si tratta di animali, vado a vedere gli animali nel loro habitat naturale. Credo che la sfida consista nel trovare il modo migliore per essere unico mentre vado in giro per il mondo. Con quale prospettiva mi presento quando faccio ricerca?”.
Key Animation: Ichiro Itano (板野 一郎)
Anime: The Super Dimension Fortress Macross (超時空要塞マクロス) (1982)Corrected by Haruhiko Mikimoto (美樹本 晴彦).https://t.co/aWRIQ6BTq0 pic.twitter.com/QpPebCHOnq
— randomsakuga (@randomsakuga) March 29, 2023
Un’ultima osservazione riguarda l’arte in computer grafica in 2D e in 3D. Kawamori si definisce un amante del disegno 2D, pur riconoscendo i vantaggi del 3D in termini di dettaglio. Esprime però la sua preoccupazione per l’impatto dell’intelligenza artificiale sul futuro del disegno a mano: “Sono un po’ preoccupato che con l’IA che incombe, sarà più difficile convincere le persone a imparare a disegnare in 2D”. Un monito a preservare e valorizzare le competenze artistiche tradizionali anche nell’era digitale.
Shoji Kawamori rappresenta un’icona nel mondo dell’animazione e non solo. La sua instancabile ricerca di nuove forme espressive, unita alla profonda conoscenza del suo mestiere, lo rendono un maestro in continua evoluzione. Il suo sguardo rivolto al futuro e la sua passione per la creazione lo pongono come fonte di ispirazione per le nuove generazioni di artisti e designer.
Fonti consultate: Anime News Network.