Esattamente 25 anni fa, il 6 luglio 1998, debuttava sulla televisione giapponese lo sconvolgente anime Serial Experiments Lain. Creata e co-prodotta da Yasuyuki Ueda, scritta da Chiaki J. Konaka e diretta da Ryūtarō Nakamura, questa serie televisiva animata giapponese ha lasciato un segno indelebile nella storia degli anime e della cultura pop.
Serial Experiments Lain racconta la storia di Lain Iwakura, un’adolescente che vive nella periferia del Giappone, e del suo rapporto con il Wired, una rete di comunicazione globale simile a Internet. Attraverso 13 episodi trasmessi da TV Tokyo e dalle sue affiliate da luglio a settembre 1998, la serie ci immerge in un mondo surreale e all’avanguardia, esplorando temi filosofici come la realtà, l’identità e la comunicazione.
La serie si distingue per l’originalità, lo stile visivo, l’atmosfera unica e i temi oscuri. Serial Experiments Lain affronta i temi della paranoia, dell’alienazione sociale e della dipendenza dalla tecnologia, offrendo una visione perspicace della vita nel XXI secolo. La serie incorpora influenze creative dalla storia dell’informatica, dal cyberpunk e dalle teorie della cospirazione.
La critica e i fan hanno lodato Lain per la sua originalità, l’estetica sorprendente, i temi profondi e la rappresentazione oscura di un mondo pieno di paranoia e alienazione sociale. In riconoscimento del suo coraggio nel mettere in discussione il significato della vita contemporanea e delle profonde domande filosofiche che solleva, Serial Experiments Lain ha ricevuto il premio di eccellenza al Japan Media Arts Festival nel 1998.
Il creatore della serie, Yasuyuki Ueda, ha corso un rischio enorme nel concepire Serial Experiments Lain come serie originale. In un’intervista ad Animerica, Ueda ha affermato che la serie era “una sorta di guerra culturale contro la cultura americana e i valori americani che (il Giappone) ha adottato dopo la Seconda Guerra Mondiale”. Tuttavia, in seguito ha spiegato in varie interviste di aver creato Lain con un insieme di valori che considerava distintamente giapponesi, nella speranza che gli americani non avrebbero capito la serie nello stesso modo in cui l’avrebbero capita i giapponesi. Questo avrebbe portato a una “guerra di idee” sul significato di anime, culminata in una nuova comunicazione tra le due culture.
Quando Ueda scoprì che il pubblico americano aveva le stesse interpretazioni dei giapponesi, rimase deluso. Nonostante ciò, l’eredità di Serial Experiments Lain è rimasta negli anni e ha influenzato generazioni di artisti e creatori in tutto il mondo.
Il successo di Serial Experiments Lain si è esteso anche al di là dell’anime. Il progetto era stato originariamente concepito come una connessione tra diversi media, tra cui videogiochi e manga. L’idea era quella di comunicare l’essenza dell’opera attraverso la somma di molti prodotti mediatici. Il videogioco e l’anime sono stati prodotti contemporaneamente, anche se la serie è stata pubblicata per prima. Inoltre, è stata pubblicata una doujinshi intitolata “The Nightmare of Fabrication” creata da Yoshitoshi Abe, il character designer originale, e inclusa nel libro d’arte giapponese “An Omnipresence in Wired”.
Con la sua première a Tokyo all’1:15 di notte (ora giapponese), Serial Experiments Lain ha stupito gli spettatori con il suo stile unico e i suoi temi non convenzionali. La parola “bizzarro” compare costantemente nelle recensioni in lingua inglese della serie, insieme a termini come “bizzarro” e “atipico”, a causa delle libertà prese con l’animazione e dei suoi temi fantascientifici insoliti, nonché del suo contesto filosofico e psicologico.
Oggi, a 25 anni dalla sua uscita, Serial Experiments Lain rimane una pietra miliare nella storia degli anime, una testimonianza della creatività e dell’audacia artistica che il mezzo può raggiungere. La sua eredità vive nelle menti e nei cuori di coloro che sono rimasti affascinati dalla sua unicità e profondità. Buon 25° anniversario, Serial Experiments Lain! L’edizione italiana della serie è stata curata da Dynamic Italia e Dynit in 4 VHS e 4 DVD usciti fra il 2000 ed il 2003. In seguito è andata in onda su MTV a partire dal 29 settembre 2006.
Fonti consultate: Kudasai.