Il 19 aprile 1979, 45 anni fa, sbarcava sulle reti private locali italiane un anime destinato a segnare un’epoca: Danguard (Wakusei robo Danguard Ace), opera visionaria del leggendario mangaka Leiji Matsumoto. Già affermatosi come autore di capolavori come Capitan Harlock e Galaxy Express 999, Matsumoto inaugurava con Danguard una proficua collaborazione con la Toei Animation, sostituendosi al celebre Gō Nagai.
Nato su commissione dello studio, Danguard rappresenta l’unica incursione di Matsumoto nel genere mecha, rivelandosi un progetto ambizioso e innovativo. Composto da 56 episodi, l’anime vanta la collaborazione di Dan Kobayashi alla sceneggiatura, il character design di Shingō Araki e Michi Himeno e le musiche del maestro Shunsuke Kikuchi. Alla regia si alternano nomi illustri come Tomoharu Katsumata e Nobutaka Nishizawa.
Un’anticipazione del real robot: conflitti terrestri e sfide planetarie
Danguard si distingue per l’anticipazione di elementi chiave del genere real robot, ponendosi come precursore di opere successive. L’anime abbandona infatti il consueto schema del nemico alieno, optando per un conflitto ben più complesso e sfaccettato: quello tra esseri umani. La narrazione si sviluppa all’interno del nostro sistema solare, concentrandosi sulla lotta per il dominio del decimo pianeta, Prometeo.
L’umanità, alla ricerca di un futuro migliore, intravede in Prometeo la salvezza. Un gruppo di ricerca, guidato dal determinato Capitano Dan, parte alla conquista del pianeta a bordo del gigantesco robot Danguard. Tuttavia, i loro piani vengono ostacolati da una malvagia organizzazione, la Doppler, che ambisce a trasformare Prometeo nella patria di una nuova razza eletta.
Un cast vocale d’eccezione e una sigla iconica
L’edizione italiana di Danguard vanta un cast vocale d’eccezione, diretto dal maestro Cesare Ferrario, che presta la sua voce al carismatico Capitano Dan. Paolo Torrisi, futura voce di Son Goku adulto, dona vita al pilota Arin, mentre Veronica Pivetti e Daniela Fava si alternano nel ruolo della giovane ufficiale Nova Kirino. La stessa Pivetti, all’epoca tredicenne, incide sotto lo pseudonimo di Veronica le due sigle italiane, “Danguard” e “Danguard al decimo pianeta”, divenute vere e proprie icone della cultura pop italiana.
Danguard approda in Italia nel 1979, conquistando il pubblico con la sua trama avvincente, i personaggi iconici e le animazioni all’avanguardia. I primi 26 episodi vengono trasmessi in quell’anno, mentre la serie completa va in onda integralmente solo nel 1980.
A distanza di 45 anni, Danguard conserva il suo fascino intramontabile, rappresentando un’opera pionieristica nel panorama anime e un testamento del genio creativo di Leiji Matsumoto. Ancora oggi, molti ricordano con affetto le avventure di Takuma, Dan e compagni, emozionandosi al ricordo delle epiche battaglie spaziali e dei valori di coraggio, amicizia e speranza incarnati dai protagonisti.
Fonti consultate: Associazione Culturale Leiji Matsumoto.