Con oltre 40 miliardi di yen incassati al botteghino, Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – The Movie: Mugen Train ha riscritto la storia del cinema giapponese, superando colossi come La città incantata e Titanic nella classifica dei film più visti di sempre in patria. Forte di questo straordinario successo, l’anime di Koyoharu Gotouge si prepara ora a un nuovo traguardo con Infinity Castle, il prossimo lungometraggio in uscita nelle sale giapponesi il 18 luglio, e l’anticipazione di questo evento prende forma in una maniera inedita: un’immensa opera d’arte rurale realizzata in una risaia.
La città di Gyoda, a un’ora a nord di Tokyo, ha infatti scelto Tanjiro Kamado come soggetto per il suo progetto annuale di arte agricola. L’iniziativa prevede la creazione di un gigantesco ritratto del protagonista della serie coltivando diverse varietà di riso in modo strategico, così da comporre un mosaico visibile in tutta la sua imponenza solo dall’alto. Un processo meticoloso che sfrutta le variazioni cromatiche delle spighe durante la crescita, dal verde pallido al bruno più scuro, per restituire fedelmente il caratteristico abbigliamento a scacchi di Tanjiro e i tratti del suo volto.
Una tela di 28.000 metri quadrati tra coltura e cultura
L’opera finale coprirà un’area di ben 28.000 metri quadrati, pari a 2,8 ettari, rendendola una delle più grandi mai realizzate nel Paese. Non è la prima volta che Gyoda si cimenta in queste imprese: la città detiene già il Guinness World Record per la risaia artistica più estesa e in passato ha dedicato simili tributi a icone del mondo videoludico come Dragon Quest. Tuttavia, la scelta di Demon Slayer assume un valore particolare, considerando il fenomeno culturale che l’anime rappresenta per il pubblico giapponese e internazionale.
La risaia artistica raggiungerà il suo apice visivo a fine luglio, in perfetta concomitanza con l’uscita cinematografica di Infinity Castle, offrendo ai visitatori uno spettacolo unico che unisce natura, arte e intrattenimento. Il progetto coinvolgerà direttamente anche i fan: per la giornata del 14 giugno, il comune sta reclutando 300 volontari che parteciperanno alla piantagione manuale delle spighe, a partire dalle 8:30 del mattino. La precisione richiesta nella disposizione dei colori rende infatti impossibile l’uso di macchinari agricoli, trasformando l’iniziativa in un raro esempio di arte partecipativa su scala agricola.
Chi deciderà di contribuire non riceverà alcun compenso economico, ma sarà ricompensato con un sacco di riso spedito direttamente a casa dopo la raccolta di dicembre. Un piccolo dono che racchiude l’essenza dell’intero progetto: trasformare il terreno coltivabile in una gigantesca tela vivente, unendo la passione per l’animazione giapponese con l’amore per le tradizioni rurali. Nell’anno che segna il ritorno in sala della serie animata più amata dell’ultimo decennio, persino la terra si inchina al passaggio di Tanjiro.
Fonti consultate: SoraNews24.