Tencent Games, il colosso cinese del gaming, sta lavorando a una versione mobile del celebre gioco Elden Ring, originariamente sviluppato da FromSoftware e pubblicato nel 2022. Secondo quanto riportato da Reuters, Tencent Holdings ha acquisito i diritti di licenza per il gioco nel 2022 e ha formato un team dedicato per sviluppare un prototipo.
Elden Ring è un gioco di ruolo d’azione prodotto da Bandai Namco Entertaiment e sviluppato da FromSoftware che ha venduto circa 20 milioni di copie nel suo primo anno, diventando il secondo gioco più venduto al mondo per quell’anno. Il gioco è stato co-sviluppato da George R. R. Martin, autore di Game of Thrones, e Hidetaka Miyazaki, veterano designer di videogiochi. Il titolo è noto per i suoi paesaggi fantastici e le sue complesse dungeon, offrendo un’avventura senza precedenti.
La strategia di Tencent sembra essere quella di trasformare Elden Ring in un gioco free-to-play con acquisti in-app, seguendo l’esempio di Genshin Impact, sviluppato dalla rivale cinese miHoYo. Tuttavia, questa mossa potrebbe presentare delle sfide, dato che Elden Ring è stato concepito come un’esperienza completa dopo un unico acquisto, un approccio in contrasto con il modello free-to-play.
Tencent ha già incontrato difficoltà nell’adattare grandi giochi per console agli smartphone, come dimostra la cancellazione di un progetto basato sulla serie Nier per problemi di monetizzazione. Inoltre, la società affronta una concorrenza agguerrita da parte di sviluppatori cinesi e l’opaco sistema di approvazione dei giochi di Pechino, che può ritardare il rilascio di un gioco per mesi o anni.
Nonostante le sfide, l’urgenza di Tencent di trovare un nuovo successo è palpabile, specialmente in un periodo in cui la crescita del mercato dei videogiochi è in calo e i successi passati come PUBG Mobile non sono più sufficienti a garantire entrate forti. Resta da vedere se la versione mobile di Elden Ring riuscirà a replicare il successo del titolo originale e a soddisfare le aspettative dei giocatori e degli investitori.
Fonti consultate: Reuters.