Ah, i videogiochi indie. Negli ultimi anni si sono presi la scena a gomitate, riportando in auge avventure che non solo fanno venire gli occhi a cuoricino, ma ci sorprendono con trovate originali e storie capaci di toccare corde emotive che non sapevamo nemmeno di avere. Magari non sfoggiano lo stesso budget faraonico dei titoli AAA, ma credimi, a volte è proprio questa la loro forza. Chi non ha mai apprezzato un buon mix di enigmi, atmosfere oniriche e esplorazioni che ti portano un po’ a perdere la testa? Ed è qui che entra in gioco The Last Shot, un’avventura diesel-punk sviluppata da Rumata Lab e pubblicata su console da Sometimes You, che ha tutte le carte in regola per intrappolarti in un universo devastato dalla guerra. Se ti piace smanettare con macchinari enormi, risolvere puzzle ingegnosi e infilarti in storie distorte quanto basta, allora questo titolo potrebbe essere il prossimo sulla tua lista.
Un mondo a vapore: benvenuto nel diesel-punk
Dimenticati i soliti futuri ipertecnologici alla Blade Runner, qui si gioca pesante con ingranaggi, vapore e città devastate da conflitti che sembrano non finire mai. The Last Shot ti porta dritto in un’ambientazione diesel-punk di quelle che fanno ruggire i motori e girare gli ingranaggi della fantasia. Il mondo in cui ti muovi è praticamente bloccato in un loop infinito di battaglie, e il protagonista non è un eroe senza macchia, ma un semplice ingegnere meccanico. Niente superpoteri, niente armi mirabolanti: solo il suo cervello e i suoi strumenti da lavoro. Questo cambio di prospettiva è uno dei punti di forza del gioco, perché, diciamocelo, non serve essere un Rambo per avere un impatto in un mondo in guerra. Anzi, a volte è proprio il piccolo ingranaggio che fa girare tutta la macchina.
Il nostro protagonista passa le giornate a riparare macchine da guerra e produrre proiettili per le città rivali, ma quando qualcosa di grosso va storto (cospirazione, qualcuno?), si ritrova costretto a lasciare il suo ruolo “dietro le quinte” e a fare i conti con un mondo che sta crollando sotto il peso delle sue stesse macchine. Da lì inizia il suo viaggio, e il tuo, fatto di esplorazioni pericolose, rompicapo da risolvere e ingegnosi marchingegni da padroneggiare.
Puzzle e ingegno: sfida il tuo cervello
Ok, lo ammetto: se sei abituato ai giochi dove tutto si risolve con un paio di colpi ben assestati, qui dovrai abituarti a un approccio diverso. The Last Shot non ti metterà mai una pistola tra le mani (o quasi), ma ti spingerà a usare la testa per risolvere puzzle di ogni tipo. E quando dico di ogni tipo, intendo davvero ogni tipo: riparare macchinari, far funzionare circuiti complicati, manipolare veicoli corazzati… una vera e propria festa per chi ama il problem solving.
In realtà, l’idea è geniale: visto che il nostro protagonista è un ingegnere, quale modo migliore di farlo interagire con il mondo se non attraverso puzzle meccanici che richiedono logica e creatività? E non pensare che siano semplici come spostare leve o premere bottoni: alcuni enigmi ti faranno davvero grattare la testa e, se non sei attento, potresti ritrovarti a fare avanti e indietro, tentando ogni possibile soluzione fino a scovare quella giusta. Certo, a volte può diventare frustrante, ma ehi, la soddisfazione quando riesci a far funzionare quel maledetto ingranaggio? Incommensurabile.
Esplorare un mondo in rovina
Se c’è una cosa che The Last Shot fa bene, è creare un mondo che sembra vivo, anche se a pezzi. Non ci sono lunghe cutscene a spiegarti la storia, tutto è raccontato attraverso l’ambiente: dai manifesti propagandistici che campeggiano sui muri delle città fino ai relitti delle macchine da guerra, ogni angolo ti parla di una società intrappolata nella propria distruzione. E tu, silenzioso spettatore, devi solo aprire gli occhi e lasciarti trasportare.
Qui, più che in molti altri giochi, esplorare non significa solo muoversi da un punto A a un punto B: significa osservare, cercare di capire cosa è successo e, spesso, scoprire dettagli nascosti che arricchiscono l’esperienza. In questo senso, la narrazione ambientale è fatta a regola d’arte, e ogni area ti regala una sensazione diversa, passando da momenti di pura desolazione a momenti in cui tutto sembra meccanicamente opprimente. Il bello è che, nonostante la guerra faccia da sfondo a tutto, non sei mai immerso in battaglie dirette: la tua lotta è più sottile, più intima, e sta tutta nel cercare di sopravvivere a un mondo che ha ormai perso ogni equilibrio.
L’estetica conta
Diciamocelo, anche l’occhio vuole la sua parte, e The Last Shot non delude. Lo stile visivo, con le sue linee disegnate a mano, ti riporta a una sorta di nostalgia di cartoni in bianco e nero, mischiata a una visione futuristica di un mondo dove tutto è andato storto. Non è facile creare un’estetica diesel-punk che risulti originale, ma qui hanno fatto centro. Ogni dettaglio, dai mastodontici macchinari alle città devastate, sembra uscito da un sogno distorto, e tutto si fonde alla perfezione con l’atmosfera decadente del gioco.
Un piccolo avvertimento: sebbene il design artistico sia un punto di forza, qualche area potrebbe risultare un po’ ripetitiva, soprattutto verso la fine. Niente di troppo fastidioso, ma è giusto dirlo. Per quanto riguarda l’audio, la colonna sonora fa il suo lavoro senza mai strafare, mentre gli effetti sonori sono decisamente più memorabili, con quel clangore di macchine e il ruggito dei motori che ti accompagnano costantemente.
Conclusioni: un piccolo grande ingranaggio
Quindi, cosa rende The Last Shot degno della tua attenzione? Beh, innanzitutto, l’idea di mettere un ingegnere al centro della scena è già di per sé rinfrescante. Aggiungi un mondo diesel-punk cupo e affascinante, una serie di puzzle che mettono alla prova il cervello, e un design visivo che ti cattura fin dal primo sguardo, e avrai un’avventura che merita di essere giocata. Certo, non è perfetto: qualche piccola sbavatura nei checkpoint e una certa ripetitività verso il finale potrebbero farti storcere il naso, ma alla fine la qualità dell’esperienza complessiva è indiscutibile.
Se sei alla ricerca di un gioco che non ti prenda per mano, che ti sfidi con i suoi enigmi e che ti immerga in un mondo devastato dalla guerra, allora The Last Shot potrebbe essere proprio ciò che fa per te. Ora disponibile su PlayStation, Nintendo Switch e Xbox Series X|S, potrebbe essere l’occasione per diventare quel piccolo ingranaggio capace di fermare una macchina di guerra inarrestabile.