“Ricordo quella notte nel saloon, quando il pianoforte suonava una malinconica melodia e il tintinnio dei bicchieri riempiva l’aria densa di fumo. Il vecchio Joe, seduto accanto a me, mi parlò di un cowboy diverso dagli altri. Un uomo con un braccio meccanico, un cappello polveroso e uno sguardo che avrebbe fatto gelare persino il deserto. Non era una leggenda qualsiasi, ma la storia di The Legend of Cyber Cowboy, un’avventura dove il selvaggio West incontra la tecnologia più avanzata.”
Così potrebbe iniziare la nostra introduzione a The Legend of Cyber Cowboy, un’opera che fonde il fascino senza tempo del western con un’estetica steampunk in un mondo dove i cavalli lasciano il posto ai robot e i banditi brandiscono armi cibernetiche. Sviluppato e pubblicato da Eastasiasoft, questo titolo si propone come un twin-stick shooter top-down, disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S e PC (Steam). La promessa? Offrire un mix esplosivo di pixel art retrò, azione frenetica e scenari generati proceduralmente. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire se questo viaggio nel futuro del passato è all’altezza delle aspettative.
Un Far West diverso dal solito
La trama di The Legend of Cyber Cowboy è volutamente semplice e punta più sull’atmosfera che sulla complessità narrativa. Nei panni di un pistolero cibernetico, si è chiamati a fronteggiare bande di cyborg spietati e mostri meccanici, attraversando cinque mondi unici che mescolano canyon polverosi, saloon decadenti e fabbriche abbandonate. Il tutto è arricchito da una direzione artistica che abbraccia la pixel art per evocare un senso di nostalgia, senza rinunciare a dettagli visivi che rendono ogni livello vibrante e distinto.
L’esperienza di gioco è basata su un ciclo roguelite: si esplorano stanze generate proceduralmente, si raccolgono monete di energia per acquistare nuove armi, e si affrontano boss finali che trasformano l’azione in una danza caotica di proiettili. Tuttavia, il bilanciamento del gameplay non è sempre perfetto. Le hitbox imprecise e la difficoltà spesso punitiva possono mettere a dura prova la pazienza anche dei giocatori più esperti. Eppure, è proprio in questa sfida brutale che molti potrebbero trovare il vero fascino del titolo.
Un elemento interessante è il possibile richiamo al film Cowboys & Aliens di Jon Favreau, che come questo gioco esplora l’idea di un West futuristico, dove le tradizioni del passato si scontrano con l’ignoto tecnologico. Anche se il gioco non raggiunge la profondità cinematografica del film, condivide con esso un’estetica accattivante e una trama che si presta a interpretazioni multiple.
Pixel e proiettili: il cuore dell’azione
Visivamente, The Legend of Cyber Cowboy non cerca di stupire con effetti visivi all’avanguardia, ma punta su uno stile pixel art che richiama i classici arcade. Questo approccio minimalista funziona a suo favore, creando un contrasto affascinante tra l’ambientazione western e le tecnologie futuristiche. Ogni mondo è caratterizzato da colori vividi e dettagli che arricchiscono l’atmosfera, rendendo l’esplorazione un piacere per gli occhi.
Sul fronte audio, il gioco propone una colonna sonora essenziale ma efficace, che combina melodie western con suoni elettronici per creare un’atmosfera unica. Gli effetti sonori, sebbene ripetitivi, si integrano bene con l’azione e contribuiscono a mantenere alta la tensione durante gli scontri più intensi.
Purtroppo, il sistema di progressione soffre di una certa monotonia. Le armi acquistabili nei negozi non offrono una varietà sufficiente per mantenere l’interesse a lungo termine, e alcune risultano palesemente più potenti di altre, limitando le possibilità strategiche. Nonostante ciò, il titolo riesce comunque a intrattenere grazie a un gameplay veloce e adrenalinico.
Considerazioni finali
Nonostante le sue premesse intriganti e un gameplay che sa essere tanto brutale quanto appagante, The Legend of Cyber Cowboy non riesce del tutto a sfuggire alle insidie del deserto videoludico. Una volta completata l’ultima battaglia contro il boss finale, i motivi per ritornare si riducono drasticamente. La mancanza di contenuti sbloccabili significativi, di modalità aggiuntive o di un comparto multiplayer mina il potenziale di rigiocabilità, lasciando il giocatore con un’esperienza che, per quanto intensa, si esaurisce in poche ore. Questo difetto potrebbe essere attenuato da futuri aggiornamenti, ma allo stato attuale il gioco rischia di alienare una parte del pubblico più esigente.
Tuttavia, è innegabile che The Legend of Cyber Cowboy abbia un’anima unica, capace di evocare sia il fascino del selvaggio west sia la tensione dei migliori twin-stick shooter. Se siete disposti a sopportare una difficoltà impietosa e a immergervi in un’avventura che sembra uscita da un sogno febbrile di uno sceriffo cibernetico, questo titolo potrebbe riservarvi ore di divertimento intenso.
Come il vecchio Joe mi disse quella notte: “Il West è sempre stato un luogo per i duri. Ma se hai un braccio meccanico e una pistola cibernetica, forse hai una possibilità.” Ed è proprio così che si affronta The Legend of Cyber Cowboy: con coraggio, determinazione e un pizzico di follia.