Sta facendo rapidamente il giro del web un tweet pubblicato dalla BBC Sport, divisione sportiva della più grande emittente radiotelevisiva del Regno Unito, che ha immortalato un momento dell’evento di arrampicata sportiva combinata ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 sullo sfondo della gigantesca statua a grandezza reale (19,7 metri di altezza) del Mobile Suit Gundam Unicorn RX-0, collocata nel piazzale antistante il complesso commerciale DiverCity Tokyo Plaza nell’isola artificiale di Odaiba, Tokyo.
L’infelice commento che accompagna l’evocativa fotografia, opera di un social media manager certamente non avvezzo al mondo di manga e anime, recita testualmente: “proprio quando pensavi che lo speed climbing fosse abbastanza spaventoso, ora devi impressionare anche un Transformers a #Tokyo2020”.
Just when you thought speed climbing was frightening enough, you now need to impress a Transformer too at #Tokyo2020! 👀🤖 pic.twitter.com/0GzmVd3CnX
— BBC Sport (@BBCSport) August 5, 2021
Inutile sottolineare che il robot che si staglia alle spalle degli atleti in gara non è un Transformers e che il pacchiano errore ha suscitato ilarità e sarcasmo tra gli utenti, generando oltre 18.000 retweet e più di 17.000 preferiti. BBC Sport ha deciso di non cancellare il tweet, forse perché rimanga come monito per altre emittenti televisive.
Tuttavia, il 25 luglio il canale spagnolo RTVE ha commesso la stessa gaffe condividendo una GIF con il messaggio: “un Transformer guarda la prova di triathlon”.
🤖 Un transformers vigila la prueba de triatlón#TokyoRTVE26J #Triathlonhttps://t.co/0udrodpRM1 pic.twitter.com/m2kIWxmoJX
— Teledeporte (@teledeporte) July 25, 2021
Inaugurata il 23 settembre 2017 nella piazza antistante il complesso commerciale dell’isola artificiale di Odaiba, la rappresentazione in scala 1:1 (19,7 metri di altezza) dell’RX-0 Unicorn Gundam, mecha protagonista dell’omonima serie campione d’incassi prodotta da Sunrise a partire dal 2010, le cui vicende si collocano nella medesima Era Spaziale del precursore datato 1979 può mutare il suo assetto meccanico, passando in pochi secondi dalla modalità Unicorn alla Destroy Mode attraverso il movimento di oltre 50 pannelli e l’illuminazione pulsante di centinaia di LED.
Fonti consultate: Kudasai.