Gli eroi “robotici” che hanno accompagnato i pomeriggi televisivi dei bambini giapponesi degli anni Settanta e Ottanta, disegnati da Toshio Okazaki. Artista dal tratto inconfondibile (le sfumature metalliche dei giganti d’acciaio e dei mezzi meccanici, sono uno dei tratti distintivi della sua arte), Okazaki è celebre per aver illustrato copertine, interni e speciali delle celebri riviste shonen stampate da Shogakukan a partire dal 1974.
Da Mazinga Z a UFO Robot Goldrake, da Jeeg Robot d’acciaio a Vultus V, passando per Getter Robot G e General Daimos: in oltre quarant’anni di carriera, Toshio Okazaki ha saputo stupire i giovani lettori dell’epoca, grazie alla solidità e alla tridimensionalità delle rappresentazioni dei Super Robot dell’epoca d’oro di Toei Animation, mettendo a disposizione il suo talento anche per le pagine pubblicitarie e i box dei modellini di Casa Popy, ispirati alle omonime serie animate.
Di seguito, una (piccola) selezione (del tutto arbitraria e senza alcun fil rouge temporale) di alcuni tra i più interessanti lavori dell’illustratore nipponico.