Amr El Sherbini, artista freelance egiziano specializzato nella modellazione 3D e nella creazione di ambienti e personaggi in grafica computerizzata, offre a tutti i fan di UFO Robot Goldrake il suo tributo, con la riproposizione in computer grafica della sigla di apertura della serie prodotta da Toei Animation nel 1975, sbarcata in Italia il 4 aprile 1978.
L’ottimo lavoro del designer nativo di Giza, che condividiamo poco sotto, è accompagnato dalle note di UFO Robot, brano pubblicato nel 1978 da Fonit Cetra che ottenne il Disco d’oro per il superamento del milione di copie vendute.
Per la realizzazione del suo tributo, Amr El Sherbini si è avvalso dei tool 3D Studio Max di Autodesk e V-Ray della software house bulgara Chaos Group.
Amr El Sherbini è presente in Rete su ArtStation, Behance e YouTube.
4 aprile 1978: sbarca nella Penisola un cartone animato che cambierà per sempre la storia della televisione italiana (e non soltanto). Preceduto dall’annuncio della “fatina” Maria Giovanna Elmi, andava in onda il primo episodio di Atlas UFO Robot Goldrake. La serie, prodotta da Toei Animation (su soggetto di Go Nagai), veniva trasmessa sulla Rete 2 (ora Rai 2) alle 18.45.
L’arrivo di UFO Robot Goldrake nei palinsesti televisivi di “Mamma Rai”, voluto fortemente dall’intraprendente Nicoletta Artom, curatrice del contenitore pomeridiano Buonasera con…, trasmesso dalla Rete 2 a partire dal 2 novembre 1977, sconvolse il modo di intendere i cartoni animati da parte dei giovani telespettatori dell’epoca: non più mere e divertenti storie auto conclusive all’insegna della spensieratezza, ma un vero serial fantascientifico animato, in grado di toccare, tra le mille battaglie contro le forze di Vega, temi decisamente adulti (e sempre attuali) quali la discriminazione razziale, l’amore e l’ecologia.