Un ex dipendente di Bandai Namco Entertainment è stato arrestato per sospetta appropriazione indebita sul posto di lavoro, come riportato dal Mainichi Shimbun.
Secondo gli investigatori, il dipendente avrebbe sottratto 54 milioni di yen (circa 350.000 dollari) rubando e rivendendo circa 500 smartphone di proprietà dell’azienda nel 2020. L’indagato era responsabile dell’acquisto e della gestione dei dispositivi mobili utilizzati dai dipendenti di Bandai Namco ed è stato oggetto di un’indagine interna dopo che è stata scoperta una discrepanza nei registri di archiviazione dei dispositivi.
Il sospetto è stato licenziato da Bandai Namco Entertainment a partire dal 20 dicembre 2022. Tuttavia, il Dipartimento di Polizia Metropolitana di Tokyo sta ancora indagando sul caso, poiché si pensa che l’appropriazione indebita sia andata avanti per molto tempo. L’indagine interna di Bandai Namco del gennaio 2023 ha mostrato che il sospetto ha rivenduto oltre 4400 dispositivi di proprietà dell’azienda tra il 2015 e il 2022, accumulando illegalmente oltre 600 milioni di yen. Sembra che la società abbia presentato una denuncia penale contro il sospettato, che ha portato al recente arresto.
Fonti consultate: Automaton.