In uno spiacevole incidente avvenuto presso l’Aeon Mall Tsurumi Ryokuchi di Osaka, in Giappone, un uomo di 29 anni è stato arrestato con l’accusa di tentato incendio doloso. Il sospetto, identificato come Toshiyuki Kita, residente in città e impiegato part-time, avrebbe dato fuoco a una libreria all’interno del centro commerciale il 10 luglio.
Secondo quanto riferito, Kita ha tentato di dare fuoco alla libreria con l’intenzione di distrarre dipendenti e clienti per rubare libri manga. Durante l’incidente, alcuni prodotti all’interno del negozio hanno preso fuoco e gli sprinkler automatici sono stati attivati, riportando l’incendio sotto controllo rapidamente. Kita ha parzialmente negato le accuse, dichiarando: “Non stavo cercando di dare fuoco al centro commerciale. Volevo un manga. Appiccando un piccolo incendio, speravo di distrarre i dipendenti e i clienti per poter rubare il libro”.
Il fatto è avvenuto in concomitanza con il quinto anniversario dell’attacco incendiario ai Kyoto Animation in Giappone, che ha scatenato un’ondata di indignazione sui social media. I commenti online riflettono la frustrazione e la rabbia della comunità:
- “Dare fuoco per rubare? Non ha senso”.
- “Non posso perdonare chi brucia i libri!”.
- “Se vuoi un manga, compralo!”
- “Hai 29 anni, non sei un bambino. Dovresti essere in grado di comprare un manga”.
- “È ridicolo che un uomo di 29 anni faccia una cosa del genere. Dovrebbe trovare un modo per guadagnare soldi e comprare il manga”.
- “Anche se il tentativo di incendio doloso non è riuscito, si tratta comunque di un reato. Dovrà affrontare una pena severa… Che stupido”.
- “A 29 anni… La rapina è una cosa, ma l’incendio doloso è un reato molto più grave. Questo ragazzo probabilmente lo rifarà anche dopo essere stato rilasciato”.
- “È spaventoso pensare che un 29enne possa dare fuoco a un posto solo per rubare un manga”.
Il tentativo di incendio doloso di una struttura abitata, anche se non riuscito, è un reato grave e si prevede che Kita dovrà affrontare severe conseguenze legali. Questo incidente sottolinea la necessità di rafforzare la sicurezza e la sorveglianza nei luoghi pubblici per prevenire atti simili in futuro.
Fonti consultate: Kudasai.