Nella notte tra sabato e domenica, un uomo di origine straniera, descritto come un giovane dalla corporatura massiccia e dall’aspetto occidentale, è stato arrestato nel parco del Palazzo Imperiale di Tokyo per violazione di domicilio. L’episodio si è verificato intorno alle 2:30 del mattino, quando una pattuglia della Guardia Imperiale ha notato l’individuo camminare lungo un terrapieno adiacente alla Porta Hanzomon, al di là della recinzione che segna il confine dell’area accessibile al pubblico.
Un’intrusione senza resistenza
Al momento dell’arresto, l’uomo non ha opposto resistenza e non era in possesso di armi o oggetti che potessero far presagire intenzioni ostili. Tuttavia, era chiaramente in stato di ebbrezza e incapace di comunicare in giapponese. Gli agenti lo hanno pertanto condotto presso il distretto di polizia per accertamenti, mentre un ufficiale con competenze linguistiche in inglese è stato chiamato per facilitare la comunicazione e chiarire la natura della sua azione.
Un gesto avventato con conseguenze serie
Sebbene al momento non vi siano elementi che suggeriscano una premeditazione, la vicinanza della Porta Hanzomon alla residenza della famiglia imperiale rende l’episodio particolarmente delicato. Le autorità giapponesi trattano con estrema serietà qualsiasi tentativo di accesso non autorizzato al Palazzo Imperiale, indipendentemente dalle circostanze.
L’evento, per quanto privo di conseguenze immediate, rappresenta un monito su quanto possa rivelarsi inopportuno e rischioso avventurarsi in luoghi sensibili in stato di alterazione. Una lezione che, seppur appresa nel modo più spiacevole, l’uomo non dimenticherà facilmente.
Fonti consultate: SoraNews24.