Una coalizione internazionale contro la pirateria (IAPO), guidata dalla giapponese Overseas Content Distribution Association (CODA), sarà lanciata nel secondo trimestre dell’anno in corso. L’organizzazione sarà composta da trentadue membri, tra cui editori giapponesi come Kōdansha, piattaforme di video on demand come Netflix, la Motion Picture Association of America (MPAA), la China Audio-Video Copyright Association e la Korea Copyright Protection Agency. Ci si aspetta anche l’adesione di organizzazioni della Corea del Sud, del Vietnam e di altri Paesi della regione del sud-est asiatico.
Il direttore di CODA, Masaharu Ina, ha parlato a TorrentFreak, rivelando di voler iniziare le operazioni dal mese di aprile. L’obiettivo è quello di essere in grado di rintracciare i pirati, ovunque essi siano e assistere i governi locali nelle loro indagini. Secondo lo stesso rapporto di Nikkei Asia, la pirateria è costata all’industria giapponese dei manga circa 800 miliardi di yen (circa 6,95 miliardi di dollari) nel periodo gennaio-ottobre 2021. Un ammontare che supera il fatturato dell’intero mercato dell’editoria su licenza, stimato in 600 miliardi di yen all’anno. Il danno economico negli Stati Uniti è maggiore e supera i 1.000 miliardi di yen all’anno.
Il rapporto di Authorized Books of Japan (ABJ), un gruppo con sede a Tokyo che lavora contro la diffusione non autorizzata di contenuti multimediali, indica che i primi dieci siti web di pirateria digitale hanno avuto circa 200 milioni di visite dal Giappone nel solo mese di dicembre 2020, portando a una perdita stimata di più di 41,4 miliardi di yen (394 milioni di dollari) nell’industria degli anime e dei manga.
Il Giappone ha iniziato ad applicare leggi sul copyright più severe nel 2020. Negli ultimi anni, alcuni rilevanti siti di pirateria sono stati chiusi. Gli esempi includono i portali KissAnime e KissManga, che offrivano traduzioni in inglese di contenuti pirata, chiusi nel 2020. L’anno scorso, Romi Hoshino, gestore di Manga Mura è stato condannato a tre anni di carcere dopo la chiusura del sito web giapponese avvenuta nel 2018.
La Overseas Content Distribution Association (CODA) è stata creata nel luglio 2013 da un gruppo di aziende private, dopo il sollecito da parte del ministero del commercio internazionale e dell’industria giapponese. Il suo scopo è quello di combattere la pirateria nell’industria nazionale e internazionale dei manga e degli anime. I membri dell’associazione includono Aniplex, Kadokawa, Good Smile Company, Kōdansha, Sunrise, Shūeisha, Shin-ei Animation, Studio Ghibli e Sony Music Entertainment. Altri membri sono Tezuka Productions, Toei Animation, TMS Entertainment, Japan Electronic Book Publishers Association, Bandai Namco Arts, Bushiroad e Production I.G.
Fonti consultate: Kudasai.