Dove un tempo sorgeva un villaggio, oggi rimane solo il silenzio di un abisso che inghiotte ogni speranza. In Undivine, nuova opera dello studio indipendente Brainium Games, il giocatore veste i panni di un viaggiatore senza nome che, attirato da ciò che resta, si avventura nelle viscere di un mondo spezzato. Disponibile su Steam, Nintendo Switch, PlayStation 4 e 5, Xbox One e Xbox Series X|S, il titolo si propone come una rilettura cupa e intensa del genere metroidvania, innestata su meccaniche da gioco di ruolo e su una narrazione frammentaria ma densa di pathos.
Il viaggio si snoda tra rovine dimenticate, passaggi segreti e creature deformi, in un mondo interconnesso che vive e respira attraverso l’esplorazione. L’assenza di un percorso imposto lascia spazio all’iniziativa del giocatore, che può affrontare i pericoli secondo il proprio ritmo e la propria inclinazione. Ogni angolo celato dietro l’oscurità promette scoperte, ogni sentiero secondario può nascondere un frammento di storia o una reliquia dal potere inedito.
Libertà e identità
L’anima ludica di Undivine risiede nella libertà di definire il proprio stile, tanto in battaglia quanto nell’evoluzione del personaggio. Il sistema di combattimento mescola rapidità, precisione e pianificazione, offrendo una gamma estesa di armi, armature e accessori capaci di modificare radicalmente il proprio approccio al conflitto. Al centro di tutto vi sono le reliquie, antichi manufatti che non solo concedono poteri speciali ma ridefiniscono le abilità esplorative, aprendo nuove strade e strategie.
Combinando attacchi corpo a corpo con abilità magiche e poteri derivati dalle reliquie, il giocatore può dar vita a uno stile unico, figlio delle proprie scelte e del proprio istinto. A rafforzare questa personalizzazione interviene un sistema di talenti che consente di specializzarsi in discipline disparate come la cartografia, la demonologia o l’alchimia, ciascuna con effetti tangibili sul gameplay e sull’interazione con il mondo.
La difficoltà è modulabile su tre livelli distinti, rendendo l’esperienza accessibile ma mai banale. Ogni combattimento è un banco di prova, ogni scontro una lezione sulla sinergia tra equipaggiamento e tempismo.
La bellezza del desolato
L’universo di Undivine è costruito su suggestioni visive e sonore che amplificano l’angoscia dell’ignoto. Ambientazioni decadenti, interrotte da echi di un passato dimenticato, incorniciano l’intera esperienza. L’esplorazione, del tutto non lineare, viene così esaltata da un world design che invita all’osservazione e alla deduzione, con ambienti che mutano col progredire delle abilità, ricompensando la curiosità con segreti nascosti e incontri significativi.
Non mancano contenuti secondari: missioni opzionali cariche di implicazioni narrative, NPC enigmatici pronti a rivelare scorci di un mondo che un tempo fu vivo, e oltre trenta collezionabili che omaggiano le fonti d’ispirazione dell’opera, arricchendo il contesto con spunti metanarrativi e citazioni celate.
Undivine non è soltanto un’avventura, ma un invito a immergersi in un mondo dove l’eroismo ha abdicato, lasciando spazio alla tenacia individuale. In questa oscurità, ogni passo è conquista, ogni luce è una decisione, ogni reliquia è un frammento di sé.
Con il suo approccio stratificato, Brainium Games firma un titolo che non impone, ma suggerisce; non racconta, ma sussurra. E chi ha il coraggio di scendere nell’abisso, potrà scoprire che la salvezza, a volte, nasce proprio nel vuoto.