Il franchise di Xuan Yuan Sword rappresenta uno dei pilastri del panorama videoludico orientale, unendo da decenni mitologia, narrativa epica e innovazione ludica. Nato nel 1990 grazie alla visione creativa di DOMO Studio, una divisione di SOFTSTAR ENTERTAINMENT con sede a Taiwan, il primo titolo della saga ha gettato le fondamenta di un universo narrativo che intreccia le leggende cinesi con meccaniche di gioco tipiche dei giochi di ruolo classici. La serie ha saputo evolversi nel tempo, mantenendo intatta la sua identità culturale e conquistando un pubblico sempre più vasto, non solo in Asia ma anche in Occidente.
DOMO Studio, noto per la sua capacità di fondere tradizione e tecnologia, ha contribuito a definire uno stile unico nel genere RPG. La loro attenzione ai dettagli, la ricchezza narrativa e il rispetto per le radici culturali hanno permesso alla saga di distinguersi in un mercato sempre più competitivo. Ogni capitolo di Xuan Yuan Sword non è solo un gioco, ma un viaggio in un passato mitologico, un’esplorazione di valori e credenze che risuonano profondamente con la cultura cinese. Con Xuan Yuan Sword: The Gate of Firmament, uscito originariamente su PC nel 2016, DOMO Studio ha introdotto il passaggio al 3D e un sistema di combattimento in tempo reale, segnando un’importante svolta nella storia della serie.
Ora, grazie a Eastasiasoft, il gioco arriva su PlayStation 5 con una nuova edizione ottimizzata che promette di avvicinare ulteriormente il pubblico occidentale a questo capolavoro della tradizione taiwanese. Eastasiasoft, già noto per il suo impegno nella localizzazione e distribuzione di titoli asiatici di nicchia, ha giocato un ruolo cruciale nel portare The Gate of Firmament su una piattaforma moderna. Questa edizione non si limita a migliorare l’aspetto grafico e le prestazioni, ma include tutti i contenuti scaricabili precedenti, offrendo così l’esperienza definitiva di uno dei capitoli più ambiziosi della serie.
L’arrivo su console di ultima generazione rappresenta non solo un’opportunità per far scoprire a nuovi giocatori le meraviglie di Xuan Yuan Sword, ma anche una testimonianza dell’evoluzione del team di sviluppo taiwanese, che ha saputo adattarsi alle esigenze del mercato globale senza perdere la propria identità. Con questa premessa, Xuan Yuan Sword: The Gate of Firmament si presenta come un punto di contatto ideale tra tradizione e modernità, un’opera che invita il giocatore a immergersi in un mondo dove storia, mito e gioco si fondono in un’esperienza unica.
Un racconto mitologico tra divinità e caos
La trama di Xuan Yuan Sword: The Gate of Firmament affonda le sue radici nella mitologia cinese, presentando una storia autonoma che si sviluppa attorno al giovane Sikong Yu e alla sua missione di salvare il regno mortale da un cataclisma imminente. L’Imperatore di Giada, figura centrale del pantheon orientale, aveva aperto un tempo i cancelli celesti per concedere poteri divini ai mortali meritevoli, ma l’abuso di tali doni aveva portato a un’inevitabile chiusura di quel passaggio tra i mondi. Ora, con l’equilibrio tra cielo e terra a rischio, un gruppo di eroi è chiamato a ristabilire il legame tra i due regni.
Nonostante la sua bellezza narrativa, il gioco non è esente da difetti. La progressione della trama, seppur avvincente, soffre a volte di un ritmo irregolare, con sequenze cinematiche che, per quanto ben realizzate, possono risultare troppo frequenti e spezzare il flusso dell’azione. Tuttavia, questi piccoli inciampi sono compensati dalla qualità complessiva della scrittura, che riesce a mantenere alta l’attenzione del giocatore. È un peccato, però, che il gioco non sia stato localizzato in italiano, il che potrebbe rappresentare una barriera per molti utenti. L’inglese, comunque, è generalmente accessibile, pur con qualche occasionale rigidità nella traduzione.
Dinamismo e strategia nel gameplay
Il sistema di combattimento rappresenta uno degli aspetti più distintivi del titolo. Abbandonando le battaglie a turni tradizionali, il gioco opta per un approccio in tempo reale che integra meccaniche strategiche come il Sistema dei Guardiani e quello dei Miracoli. I primi consentono di catturare e schierare demoni al proprio fianco, mentre i secondi aggiungono potenziamenti agli attacchi del gruppo. Il Sistema di Formazione, una novità per la serie, introduce ulteriori livelli di complessità tattica, permettendo ai giocatori di modificare le configurazioni del party per affrontare al meglio le diverse situazioni di combattimento.
Nonostante queste idee intriganti, alcune meccaniche risultano poco rifinite, con un bilanciamento non sempre ottimale e menu dal design macchinoso che tradiscono l’età del progetto originale. Sebbene il passaggio su PlayStation 5 abbia migliorato le prestazioni generali, rendendo l’esperienza più fluida, permangono elementi che potrebbero risultare anacronistici per chi è abituato ai giochi di ruolo più recenti. Ciononostante, la varietà di opzioni strategiche offre momenti di autentica soddisfazione per i giocatori disposti a investire tempo nell’apprendimento delle sue dinamiche.
Un viaggio visivo e sonoro tra luci e ombre
Sul fronte tecnico, Xuan Yuan Sword: The Gate of Firmament mostra segnali di miglioramento rispetto alla versione originale, ma non riesce a nascondere del tutto le sue origini. I modelli dei personaggi sono ben dettagliati, con un motion capture efficace che conferisce credibilità alle scene più intense. Tuttavia, gli ambienti statici e le texture a bassa risoluzione evidenziano un gap rispetto agli standard moderni, compromettendo l’impatto visivo complessivo.
L’audio, invece, rappresenta uno dei punti di forza del titolo. La colonna sonora, ricca di temi evocativi che mescolano strumenti tradizionali e orchestrazioni moderne, accompagna il giocatore in modo impeccabile. Il doppiaggio, purtroppo, risulta disomogeneo: mentre le voci originali cinesi trasmettono autenticità e pathos, il doppiaggio inglese è meno convincente, con interpretazioni che talvolta non rendono giustizia alla complessità emotiva dei personaggi. L’assenza di una localizzazione in italiano si fa sentire anche qui, limitando l’accessibilità per una parte del pubblico.
Xuan Yuan Sword: The Gate of Firmament è un’opera che, nonostante alcune imperfezioni, merita l’attenzione di chiunque sia appassionato di giochi di ruolo e cultura orientale. La sua capacità di intrecciare mito, narrazione e gameplay in un’esperienza coesa è un raro esempio di dedizione e talento da parte del team di sviluppo. L’edizione PlayStation 5 rappresenta un’occasione ideale per riscoprire questo capitolo della saga, che, pur portando con sé il peso degli anni, riesce ancora a emozionare e stupire. Se siete disposti a chiudere un occhio su alcune meccaniche datate e sulla mancanza della lingua italiana, troverete in questo gioco un’esperienza unica e affascinante.