Yoshikazu Yasuhiko, noto per il suo lavoro come character designer e regista di Mobile Suit Gundam e per la sua carriera di mangaka, ha recentemente condiviso il suo punto di vista sull’importanza del ruolo dell’autore originale nell’adattamento delle sue opere ad anime. Nonostante si sia dedicato esclusivamente ai manga per un certo periodo, Yasuhiko è tornato dopo 25 anni ad assumere il ruolo di regista nell’adattamento anime del suo manga Mobile Suit Gundam: The Origin. Questa decisione è dovuta alla sua convinzione che il creatore del materiale originale sia il più adatto a dirigere il suo adattamento.
“Il manga Mobile Suit Gundam: The Origin aveva una base di fan molto appassionata. Per questo motivo ho pensato l’autore del manga dovesse essere colui che dirigeva l’adattamento”, ha spiegato Yasuhiko. Il suo approccio alla regia degli anime è noto per le modifiche significative apportate alla sceneggiatura originale. “Quando dirigo un anime, quasi sempre modifico notevolmente la sceneggiatura. Ho persino riscritto gli storyboard iniziali, cosa che ha fatto arrabbiare gli sceneggiatori. In queste occasioni, il regista è dovuto intervenire per mediare, ma io sostengo che le sceneggiature vanno cambiate se necessario”.
Yasuhiko vede lo storyboard come un progetto dettagliato che guida la produzione dell’anime. “Quando la sceneggiatura viene elaborata, ci sono inevitabilmente degli aspetti che devono essere modificati. Tuttavia, quando c’è del materiale originale, la situazione cambia”. Il mangaka sostiene che, sebbene sia possibile modificare l’originale per migliorarlo, questo spesso si traduce in un danno per l’opera. Per questo motivo, ha deciso di non lavorare su adattamenti di altri autori, per non rischiare di danneggiare il materiale originale. “Sarebbe irresponsabile danneggiare il lavoro di qualcun altro”.
Il successo del film The First Slam Dunk, diretto dal suo autore originale Takehiko Inoue, è un chiaro esempio dei vantaggi di questa pratica. “Inoue ha realizzato un adattamento meticoloso, che ha fatto gioire i fan del manga e ne ha attirati di nuovi”, ha osservato Yasuhiko. “Questo è stato possibile perché Inoue ha le capacità necessarie, e questo è il modo in cui dovrebbe essere in generale”.
Negli ultimi tempi, per gli adattamenti di anime è diventata una norma la fedeltà al materiale originale, che ha limitato la creatività e l’espressione negli anime, secondo Yasuhiko. “In un certo senso, siamo tornati all’epoca in cui il manga è il ‘padrone’ e l’anime è il ‘servo'”, ha detto. Tuttavia, riconosce anche che ci sono creatori che producono solo anime originali, il che dimostra che l’anime si è affermato come mezzo di espressione indipendente.
“Chi vuole creare adattamenti fedeli all’originale può farlo, mentre chi non vuole può sviluppare il proprio mondo”, ha concluso Yasuhiko. “Oggi, a differenza del passato, entrambe le strade sono percorribili”. L’opinione di Yasuhiko sottolinea una tendenza importante nell’industria degli anime. Il coinvolgimento diretto dell’autore nell’adattamento della sua opera può garantire una rappresentazione più autentica e rispettosa del materiale originale. Allo stesso tempo, riconosce l’importanza della libertà creativa negli anime, permettendo ai creatori di esplorare ed espandere le proprie visioni.
Fonti consultate: Otamoku.