In un’intervista pubblicata sulla rivista giapponese Weekly Playboy di Shūeisha, il leggendario regista Yoshiyuki Tomino, creatore del quarantennale franchise Mobile Suit Gundam, ha dichiarato che a causa di sopraggiunti problemi di salute prevede di proseguire il lavoro in studio nell’industria degli anime solamente per altri tre anni.
L’autore settantanovenne ha spiegato di essere affetto da una stenosi del canale spinale ovvero un restringimento degli spazi all’interno della colonna vertebrale che provoca pressione sui nervi. La malattia gli provoca dolore alla schiena e intorpidimento nella parte posteriore e nelle gambe, rendendogli complicata la deambulazione. Riguardandosi in video, l’acclamato autore si descrive come “una persona malata”.
Yoshiyuki Tomino ha rivelato di essere stato completamente vaccinato contro il Covid-19, avendo ricevuto la seconda iniezione a giugno. Quando gli è stato chiesto se avesse avuto effetti collaterali, ha risposto di aver accusato pesantezza per le 3 o 4 ore successive alle inoculazioni. Tuttavia, Tomino capisce che con così tante persone che ricevono il vaccino, alcune sono destinate a essere incompatibili, quindi, a differenza di un certo segmento della società, non ha intenzione di metterne in dubbio l’efficacia.
Nella stessa intervista, Tomino ha dichiarato di non aver partecipato alla realizzazione di Mobile Suit Gundam Hathaway (Kidō Senshi Gundam: Senkō no Hathaway), primo film di una trilogia cinematografica ispirata dall’omonima serie di light novel da egli scritta tra il 1989 e il 1990, ma che avrebbe avrebbe potuto avere discussioni appassionate con il regista dell’adattamento (Shûkô Murase, N. d. R.) se in quel periodo non fosse stato così impegnato con i film di montaggio della serie Gundam: Reconguista in G.
Tracciando un parallelo con gli inizi della propria carriera di regista, il geniale autore ha ammesso di comprendere meglio il comportamento di Osamu Tezuka all’epoca dell’adattamento anime di Toriton (Umi no Triton): il dio dei manga, indifferente riguardo la produzione della serie diretta nel 1972 da Tomino, si sarebbe trattenuto con tatto dall’esprimere i suoi sentimenti come creatore dell’opera originale.
“Mi rende molto felice il fatto di essere ora nei panni di Tezuka, ma… oh cielo, ciò significa che ho raggiunto una certa età!”, ha esclamato Tomino coprendosi il viso con le mani. Il 5 novembre 2021 lo scrittore, regista e autore giapponese di anime compirà 80 anni.
Tomino non ha rilasciato alcun commento in merito all’adattamento hollywoodiano con attori in carne e ossa di Gundam, ma ha dichiarato che gli sarebbe piaciuto che gli fosse stato chiesto di dirigerlo da solo, anche se alla sua età si ritiene troppo vecchio per realizzare opere live action a Hollywood. Per esperienza personale da studente, ha confessato che le riprese sono un lavoro fisicamente impegnativo.
“Alla mia età non ho più molta resistenza. Quindi, per favore, permettetemi di dire che tutti noi dovremmo valorizzare un po’ di più gli anziani”, ha concluso con una risata.
Nonostante la veneranda età, Yoshiyuki Tomino mantiene una concezione ambiziosa degli anime: apparso come ospite nello spettacolo di varietà Hayashi Osamu no Ima Deshou! Kouza, trasmesso su TV Asahi nella prima serata del 13 aprile, il regista giapponese aveva sfacciatamente dichiarato: “le serie clou di oggi sono destinate ai bambini, ma finché sarò vivo potrò creare nuovi progetti e distruggere Kimetsu no Yaiba e Neon Genesis Evangelion!”.
Yoshiyuki Tomino vuole “distruggere” Evangelion e Demon Slayer
Nato a Odawara il 5 novembre del 1941, Tomino mosse i primi passi nel mondo delle produzioni anime collaborando con la Mushi Production di Osamu Tezuka: suoi gli storyboard della serie Astro Boy e, qualche anno dopo, quelli di Heidi. Nel 1975 Yoshiyuki Tomino entra nello staff creativo dello studio di animazione Sunrise, divenendone in poco tempo uno dei membri più importanti. A lui si devono classici dell’animazione “mecha” giapponese come Yuusha Raideen (1975), Zambot 3 (1977), Space Runaway Ideon (1980), Seisenshi Dunbine (1983), Daitarn 3 (1978) e Mobile Suit Gundam (1979), opera per la quale è probabilmente più famoso e con cui ha dato vita al genere dei real robot.
Fonti consultate: AnimeNewsNetwork.